Saturday 28 September, 2024
HomeIn evidenzaC’era una volta: quando la Jesina se la batteva con le grandi – seconda puntata

Le statistiche raccontano che nei 90 campionati ai quali ha preso parte, la Jesina ne ha disputati 66 a carattere nazionale, 24 a carattere regionale; ciò testimonia la giusta dimensione della massima espressione calcistica della città.

Alle soglie del centenario, nessuno poteva immaginare che la Jesina potesse sprofondare ai minimi livelli storici; mai perdere le speranze: nella vita, come di conseguenza nello sport, capita di cadere e a volte di farsi anche male, ma non bisogna arrendersi mai e trovare la forza per rialzarsi.

Dopo aver cercato i precedenti contro le squadre che quest’anno saranno ai nastri di partenza in serie A, vediamo quelle che militeranno in B. È uscito di scena l’Ascoli che, nonostante abbia all’attivo diverse stagioni in A e B, resta una delle avversarie più assidue della Jesina, insieme a Fano, Ancona, Maceratese e diverse altre.

Sono ben nove le attuali squadre di B, che la Jesina ha incontrato dal 1927, anno di nascita: Brescia, Carrarese (vincitrice dei play-off contro il Vicenza, altra squadra che sarebbe stata in questo elenco), Cesena, Mantova, Modena, Pisa, Reggiana, Sassuolo, Spezia.

Tra queste Brescia, Cesena, Mantova, Modena, Pisa, Reggiana e Sassuolo hanno militato anche nella massima serie.

Brescia, Modena e Reggiana

Al Brescia, incontrato nella sola stagione 1984/85 è legato uno dei peggiori ricordi della storia, quello 0-0 al Comunale, che aveva condannato la Jesina alla retrocessione in C/2, dopo un solo anno, per colpa della differenza reti nei due scontri diretti contro la Spal. Quel 9 giugno 1985 la Jesina aveva provato in tutte le maniere a violare la porta di Aliboni, che stava facendo autentici “miracoli”; il Brescia, già promosso in serie B aveva dato l’impressione di non voler complicare più di tanto la vita alla squadra di casa. Avevano provato tutti ad andare in gol, anche i difensori, ma non c’era stato niente da fare.

La gara di andata era stata appannaggio dei lombardi, ma la società di Leopoldo Latini aveva avuto ben ragione di lamentarsi. Si era giocato su un campo reso invisibile, a causa della nebbia scesa durante l’intervallo; nonostante le proteste dei giocatori ospiti, l’arbitro Nicoletti di Agropoli aveva fatto proseguire. Il collega della Gazzetta dello Sport aveva chiuso così l’articolo: “Onestà vuole che si dica che tutto questo ci è stato raccontato dai fotografi che si trovavano dietro la rete jesina, in quanto noi, ripetiamo, per tutto il secondo tempo, abbiamo visto solamente nebbia, tanta nebbia.” Qualcuno dei presenti aveva poi raccontato che il portiere della Jesina Mancini, per gran parte del secondo tempo si era appostato fuori dai pali, spostandosi lateralmente, per ingannare Gritti e C.; in effetti nella ripresa aveva preso una rete soltanto, a tre minuti dalla fine, purtroppo il primo tempo era finito 2-0 per i padroni di casa.

In quel campionato finito con la retrocessione, la Jesina aveva incontrato anche Modena e Reggiana. Contro i modenesi i leoncelli avevano ottenuto un pareggio nella gara di andata 0-0 e una sconfitta in quella di ritorno, per 0-2.

La partita più attesa di quel campionato, derby con l’Ancona a parte, era stata quella con la Reggiana, in programma il 30 settembre del 1984. Era la seconda di andata, la domenica in cui veniva inaugurata la nuova tribuna; era stata una domenica da tutto esaurito. Purtroppo la Jesina non era riuscita ad andare oltre lo 0-0.

Mantova, Carrarese e Cesena

Anche con il Mantova esiste un solo precedente e bisogna viaggiare a ritroso molto indietro fino al campionato di C 1935/36. Nella gara di esordio, proprio in casa dei mantovani, la Jesina era uscita sconfitta per 1-2, mentre nella gara di ritorno era finita 1-1.

La Carrarese è stata appena promossa in serie B, superando il Vicenza nei play-off di Legapro. La Jesina l’ha avuta come avversaria in ben otto campionati, uno di C/1, cinque di C, due di D e sinceramente se l’è battuta sempre alla pari coi toscani; bilancio alla mano, le vittorie sono state cinque a testa, il resto (sei incontri) sono finiti in parità. Spicca un 5-0 a favore dei leoncelli nella prima in casa al Comunale, contro i toscani, 26 marzo 1950.

Anche con il Cesena gli scontri diretti sono stati sedici, equamente divisi tra serie C e D. Però contro i romagnoli i leoncelli non hanno mai avuto vita facile, anche perché gli avversari hanno quasi sempre lottato per vincere i campionati ai quali prendevano parte, come in particolare nelle stagioni di C 67/68 e di D 2018/2019. Per vincere la prima delle sole tre partite su sedici contro il Cesena – 9 le sconfitte, 4 i pareggi – la Jesina ha dovuto aspettare il terzo campionato, precisamente il 26 aprile del ’59, 1-0 con rete di Neri.

La prima partita in assoluto contro il Cesena, domenica 8 febbraio 1948, riporta a un esordio tutto particolare per la Jesina: sarebbe stata la prima volta nella schedina del Totocalcio. Si giocava al Comunale. Era stata una partita strana, il primo tempo si era chiuso con i romagnoli in vantaggio per 1-0, ma nella ripresa la Jesina aveva messo più volte alle corde la difesa ospite, in diverse occasioni il portiere Bodoira aveva spedito la palla direttamente in tribuna. Passata la sfuriata, il Cesena era andato in gol per ben quattro volte in diciassette minuti, era finita 0-5!

Sassuolo, Spezia e Pisa

Il Sassuolo è retrocesso quest’anno in serie B, dopo alcune belle stagioni in A, fornendo diversi giocatori alla Nazionale. Negli anni ’70 ha incontrato la Jesina in tre campionati di serie D, dal ’73 al ’76: erano anni difficili per entrambe, poi dopo il campionato di C/2 85/86 i loro destini si sarebbero divisi. Il bilancio totale è quasi in parità, cinque vittorie dei leoncelli, contro quattro sconfitte e un pareggio. Jesina e Sassuolo si sono incontrate per la prima volta nella stagione 57/58 e proprio alla gara di ritorno è legato un rotondo successo dei leoncelli, che tornarono a casa con i due punti ed un bel 4-0, reti di Cerqueni (doppietta), Ferretti e Tribuzio. La sconfitta nell’ultima gara giocata a Sassuolo, era costata la panchina a Renato Zara, esonerato e sostituito con Bruno Piccioni.

Contro lo Spezia sono stati dodici gli scontri diretti, in sei campionati, quattro di C e due di D, con una netta prevalenza dei liguri, che hanno totalizzato sette vittorie, contro due dei leoncelli, tre i pareggi.

Per finire torniamo agli anni ’50, più precisamente ai campionati di serie D 54/55 e 55/56. Pareggio a Pisa per 1-1 nel primo match contro i nerazzurri, poi vittoria della Jesina nella gara di ritorno il 17 aprile del ’55, rete di Zavatti; l’anno seguente un altro 1-1 sotto la torre pendente (si fa per dire, lo stadio è da un’altra parte…), altro 1-0 per i leoncelli nella partita di ritorno. Da quell’anno in poi Pisa a Jesina si sono guardate sempre da lontano, tanta A e B per i toscani, tanta C e D per la Jesina.

(nella foto una formazione della Jesina relativa agli anni 50)

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Pubblicisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 ha ricevuto la medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 era nell’elenco dei premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Sportivo praticante fino a poco tempo fa, è stato sposato, vive con suo figlio, un cane, tre gatti e una tartaruga. Inoltre è parte attiva all’interno dell’Agenzia assicurativa Jesi 2.000. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).