Friday 18 October, 2024
HomeAttualitàPsicologa ed estetista, Daniela Palma del Centro Hedoné tra le finaliste del Premio Mabella

Non solo storia lavorativa ma esempio di tenacia e determinazione. Daniela Palma al Festival che premia l’estetista del futuro

Chi è l’estetista del futuro? Da questo quesito origina il Premio Mabella che, lo scorso 27 maggio, ha premiato a Milano coloro che al meglio rappresentano la professione dell’estetista di oggi.

L’idea prende ispirazione dal Premio Nobel che, da 120 anni, celebra tutti coloro che, in diverse discipline, hanno apportato “il massimo beneficio all’umanità”. Così il Premio Mabella vuole premiare tutte le estetiste che ogni giorno contribuiscono “al benessere e alla felicità delle persone attraverso l’esperienza umana della bellezza“. Ma non solo. Perché la professione dell’estetista, ben diversa dall’immagine tramandata in passato, non è più riassumibile in un mero lavoro manuale. Il corpo di una persona è sempre una porta di accesso all’interiorità e chi di esso se ne prende cura non può che stringere un legame, anche se talvolta solo superficiale, con la persona che, a sua volta, a lui si affida e si fa curare, dando la possibilità di farsi conoscere.

A tale consapevolezza che unisce all’estetica l’etica, si aggiunge la realtà lavorativa attuale, con estetiste che sono prima di tutto donne imprenditrici, attente alla formazione di se stesse e del team di cui fanno parte, affrontando le difficoltà quotidiane con tenacia e determinazione.

Daniela Palma tra le finaliste della I Edizione

Quella celebrata lo scorso lunedì nell’ambito del Mabella Fest è stata la prima edizione del Premio. Le estetiste aderenti hanno raccontato la loro storia personale e professionale in un breve video, concorrendo in cinque categorie. Tra le finaliste anche Daniela Palma, fondatrice del Centro estetico Hedoné di Jesi.

Estetista ma anche psicologa, la sua storia inizia in un piccolo paese del Salento prima di trasferirsi a 19 anni nelle Marche. “Da qui inizio la facoltà di psicologia clinica mentre continuo a dare una mano nei centri estetici – racconta. Passati tre anni desidero diventare un’estetista riconosciuta così interrompo l’università e mi butto a capofitto nella scuola di estetica dove esco col massimo dei voti. Lavoro in un centro estetico e poi in un centro medico ma sento di voler diventare autonoma così, prendo in 32 metri quadri lungo il Viale della Vittoria. Insieme a mio marito lo rimettiamo a posto creando una piccola bomboniera. Eravamo giovani e senza soldi ma nella vita ci vuole coraggio“.

Nel frattempo – continua – mi arriva la lettera da Urbino dove mi comunicano che la laurea sarebbe decaduta se non avessi concluso gli esami. Avevo una bambina piccola e un attività da poco avviata. Dalle 4.00 alle 7.30 del mattino studiavo, poi alle 8.00 iniziavo la giornata lavorativa in studio. Mi sono laureata con mia figlia in braccio e poi mi sono iscritta all’albo“.

Intanto ho realizzato di meritare un posto di proprietà e, con il supporto della mia famiglia, nasce il Centro Hedoné. Ho costituito un team di tre donne iniziando anche a fare corsi di formazione alle dipendenti. Mi sono specializzata in psicosomatica e creato nuovi protocolli per il mio team“.

Dalla storia di Daniela si comprende così il senso del Premio Mabella. Non solo un’esperienza di vita dedicata all’estetica ma un esempio di tenacia che concretizza l’antico detto “volere è potere“.

Una vita “in salita per carattere“, come lei stessa la definisce, guidata dall’amore per le due professioni che ha abbracciato con studio ed esperienza ma orientata soprattutto alla persona. “L’organizzazione mondiale della sanità parla di salute come uno stato di equilibrio psicofisico e io mi muovo in quell’ottica. Il mio focus sono le donne – conclude- Aiutarle a non sottostare alla passività, a lavorare su se stesse per prevenire quelle relazioni tossiche di cui oggi, in modo particolare dopo il caso di Giulia Cecchettin, tanto si parla“.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.