Friday 22 November, 2024
HomeMarcheCronaca MarcheFermo, i Carabinieri rendono omaggio alla memoria di Alfredo Beni

L’Appuntato dell’Arma è scomparso 47 anni fa, una corona deposta nella piazza di Porto San Giorgio a lui intitolata

Nel pomeriggio del 18 maggio 2024, a Porto San Giorgio, a 47 anni di distanza dai tragici fatti di sangue ove perse la vita l’Appuntato ALFREDO BENI, in servizio presso la Compagnia di Fermo, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno reso omaggio alla memoria del
militare con la deposizione di una corona d’alloro al monumento nella piazza a lui
intitolata, benedetta da Don Pietro QUINZI, reggente della parrocchia della Sacra Famiglia.

Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il Viceprefetto vicario Dott.ssa Alessandra de NOTARISTEFANI DI VASTOGIRARDI, il Generale di C. A. Medaglia d’Oro al Valor
Militare, ora in congedo, Rosario AIOSA – all’epoca dei fatti Capitano Comandante della Compagnia di Fermo che rimase gravemente ferito nel corso del conflitto a fuoco -, il Comandante Provinciale Carabinieri di Fermo, Col. Gino Domenico TROIANI, il Questore della Provincia di Fermo, Dr. Luigi DI CLEMENTE, il Comandante Provinciale della Gdf di
Fermo, Col. Massimiliano BOLOGNESE, il comandante circondariale marittimo Guardia costiera di Porto San Giorgio Tenente di Vascello Angelo PICONE, il Sindaco di Porto San Giorgio, Valerio VESPRINI, il vice sindaco di Fermo Mauro TORRESI, rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri con l’ispettore Regionale, Gen. B. Tito Baldo HONORATI, il Gen. Marco DI STEFANO autore di un importante saggio sugli eventi celebrati, nonché i figli di Alfredo BENI, Filippo e Francesca BENI.

Nella notte del 18 maggio 1977, prima a Porto San Giorgio e, poco dopo, a Civitanova Marche (MC), sei criminali, alcuni dei quali pluriomicidi ed evasi, alcuni appartenenti al cosiddetto “clan dei Cursoti”, intercettati da militari delle Compagnie Carabinieri di Fermo e
di Civitanova Marche, non esitavano a fare uso delle armi, per cercare di sottrarsi al controllo.

Nel corso dei successivi e violentissimi conflitti a fuoco che ne derivarono, due Carabinieri [L’APP. ALFREDO BENI E IL MAR. CA. SERGIO PIERMANNI], dopo aver efficacemente reagito con il fuoco delle proprie armi, persero la vita mentre altri militari, tra cui l’allora capitano
AIOSA furono gravemente feriti. Dei 6 malviventi, 4 restarono uccisi e due vennero arrestati.

Ai militari dell’Arma vennero conferite, nel complesso, 3 Medaglie d’Oro al Valor Militare, 2 delle quali “alla memoria” dell’App. BENI e del Mar. Ca. PIERMANNI, quest’ultimo in servizio alla Compagnia di Civitanova Marche (MC), e una all’allora Cap. (ora Gen. C.A.) AIOSA, nonché 2 Medaglie d’Argento e tre di Bronzo, sempre al Valore Militare, oltre a
numerosi altri riconoscimenti.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.