Friday 22 November, 2024
HomeAttualità“Diritti negati”, fino al 28 luglio Matthias Canapini in mostra al Museo Carlo Urbani

“Diritti negati. La casa sulle spalle” la mostra fotografica che a Castelplanio racconta di migranti e di vita nelle aree di crisi

Inaugurata lo scorso sabato 11 marzo, sarà visitabile fino al 28 luglio la mostra realizzata dall’autore Matthias Canapini dal titolo “Diritti negati. La casa sulle spalle“. Un’esposizione fotografica presso il Museo Carlo Urbani di Castelplanio che rende protagonista la realtà dei migranti e la vita nelle aree di crisi di intere popolazioni. Persone, spesso bambini, intrappolati in un incubo tra disastri sociali e ecologici, per le sfruttamento, le guerre, o per le terribili sofferenze che queste procurano.

La mostra, organizzata in collaborazione tra AICU – Associazione Italiana Carlo Urbani e Unicam, sarà aperta tutti i fine-settimana, dalle 15,30 alle 18,30 e fa parte di un progetto più ampio e itinerante. Contemporaneamente a questa di Castelplanio è infatti aperta una sezione a Camerino nel dipartimento di Giurisprudenza – di circa 50 scatti fotografici selezionati da Canapini in dieci anni di ricerca sul campo.

Le singole mostre verranno allestite anche in altre città, in luoghi di immediata fruizione (gallerie, circoli sociali, musei), affinché diventino un momento di profonda sensibilizzazione, convivialità, riflessione, confronto reciproco.

Il progetto – dice l’autore Canapini è un omaggio ai passi condivisi, a quelle comunità (o singoli individui) costrette a lasciare casa o a sopravvivere in luoghi inospitali e, anche, all’atto del camminare in quanto strumento per incontrare l’Altro. Le continue ondate migratorie paiono il preludio a esodi di interi popoli e le ragioni sono molteplici: guerre, persecuzioni, diritti negati, riscaldamento globale“.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.