Nel pomeriggio il tradizionale corteo dei sindaci. Gruppi ospiti e Ente Palio uniti da storia e magia
Da rullanti, timpani e chiarine le note si diffondono per il centro storico di Jesi mentre le bandiere colorano il cielo grazie all’abilita degli sbandieratori. Dopo un Pre-palio da tutto esaurito, il Palio di San Floriano entra nel vivo portando indietro nel tempo la città tutta.
Una 27esima edizione baciata dal sole che nel pomeriggio di sabato ha illuminato il tradizionale corteo storico con i sindaci della Vallesina, la regione Marche ed i gruppi ospiti, partito da Piazza Pergolesi fino a Piazza Baccio Pontelli, teatro di saluti istituzionali ed esibizioni.
Lo storico corteo dei sindaci
Il leone rampante saluta gli stemmi, in nome della cooperazione tra i comuni che, come ricordato dall’araldo, è “tra quelli storici il valore più elevato“.
Presenti i comuni di Jesi, Staffolo, Serra San Quirico, San Marcello, San Paolo di Jesi, Serra de’ Conti, Santa Maria Nuova, Rosora, Ostra, Poggio San Marcello, Montecarotto, Monte San Vito, Morro d’Alba, Apiro, Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelplanio, Cupramontana, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano e Monte Roberto.
“Vorrei chiedere di fare un applauso a tutti i sindaci del territorio che ringrazio di cuore per la loro presenza – ha iniziato il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo. È importante trovarsi in circostanze come queste e soprattutto in un’occasione come il palio che rappresenta e ci rappresenta per tre ragioni. Perché rievoca le nostre radici e ci dà una visione di quella che è stata un’epoca che ha segnato il nostro cammino. Poi perché rappresenta la forza e la volontà di stare insieme di una realtà come l’Ente Palio dove ci sono tante persone unite dalla passione. Sono custodi di una cultura di pace“.
Infine, ha concluso ” c’è l’atto di cura, che vuol dire avere la consapevolezza di essere cittadini e voler bene al luogo che si abita. Ringrazio l’Ente palio per questo atto di amore verso la nostra città“.
“Benvenuti al palio dei sogni – ha aggiunto salutando i presenti il Presidente dell’Ente Palio San Floriano Emanuel Santoni. Abbiamo denominato così questa manifestazione dove storia e immaginazione si mescoleranno. Un’atmosfera nuova che ha già richiamato migliaia di persone nel fine settimana del Pre-palio. È un’emozione vedere riunita qui tutta la Vallesina”.
Ai saluti istituzionali ha fatto seguito la consegna di premi e riconoscimenti. Ad inziare dalle Taverne, con “Coda di gallo” in testa alle sei locande in gara. Poi la prima edizione del Premio palio San Floriano dedicato a chi con il proprio operato si e distinto nell’impegno verso Jesi e la Vallesina. Come decretato dalla giuria il premio è stato attribuito alla memoria di Luigi Pieralisi, ritirato dalla moglie Antonietta e a Maria Marchegiani, per l’impegno nel recupero dell’arte orafa.
Infine sono stati estratti gli arcieri dei comuni che nella serata hanno disputato la gara di tiro con l’arco.
Subito dopo, il corteo ha ripreso le vie del centro per raggiungere la Cattedrale in Piazza Federico II. Lì, è stato consegnato al Vescovo il cero di San Floriano, simbolo di pace e speranza.
Il corteo notturno
Il bel tempo ha permesso anche lo svolgimento dello storico corteo notturno con le fiaccole accese da Piazza Pergolesi fino a Piazza Baccio Pontelli.
Lì, la seconda giornata di palio si è conclusa con le esibizioni dei gruppi ospiti. Ad iniziare dai Castigamatt, ospiti dalla Valtellina, i piccoli tamburini dell’Ente Palio San Floriano, il Gruppo Saltica di San Floriano che festeggia quest’anno il decimo compleanno, il Gruppo sbandieratori ed il Gruppo armati.
Domenica 12 maggio la giornata conclusiva. Nel pomeriggio si terrà la gara equestre nell’area di Porta Valle e la corsa della campana in Piazza Colocci, mentre la sera ci sarà la cerimonia conclusiva del Palio dove sarà decretato il comune vincitore di questa edizione. L’appuntamento alle 21.00 in Piazza Baccio Pontelli con lo spettacolo “Welcome to burlesque” ed i fuochi d’artificio.