Alla Biblioteca La Fornace, il viaggio nella storia della censura. Dai libri bruciati nei roghi nazisti ad oggi
“Bücherverbrennungen“, è questo il termine tedesco che denomina i roghi dei libri. È il 10 maggio 1933 e, a pochi mesi dall’ascesa al potere di Hitler, viene ordinato dalle Autorità naziste di bruciare tutti i libri che esprimessero idee contrarie ai principi del Terzo Reich.
In quella sola notte a Berlino circa 25 mila libri vennero dati pubblicamente alle fiamme, lo stesso avvenne in altre città tedesche. A bruciare furono le idee di decine di autori oggi protagonisti di storia e letteratura come Karl Marx, Bertold Brecht, Thomas Mann o Franz Kafka.
Nel giorno della ricorrenza dei primi roghi nazisti, venerdì 10 maggio, si è tenuta presso la Biblioteca La Fornace di Moie, l’iniziativa “Libri salvati”, promossa dall’Associazione italiana biblioteche, per ricordare la campagna nazista per la “pulizia” della cultura e riflettere sul ruolo dei libri e dei loro autori in ogni società.
Alla censura è stata dedicata anche l’installazione posta all’ingresso della biblioteca mentre nel corso dell’evento sono state lette alcune pagine di libri bruciati e censurati nel corso della storia, fino ai nostri giorni.
Da Fahrenheit 451 ai libri di oggi
Il viaggio inizia con Fahrenheit 451, il romanzo di Ray Bradbury. Poi, Niente di nuovo sul fronte occidentale censurato per disfattismo, Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse censurato perché autore pacifista e amante delle culture orientali. La Fattoria degli animali e 1984 di Orwell.
Ma nel mirino della censura finirono negli anni anche libri per bambini e ragazzi. Perfino Harry potter e la pietra filosofale venne censurato perché ritenuto responsabile di incitamento alle pratiche di stregoneria. Così come Il Mago di Oz, vietato negli Stati Uniti e in Gran Bretagna perché sembrava promuovere un modello di ragazza troppo indipendente.
Infine, i casi più recenti con il libro “Piccolo uovo” e “Piccolo blu e Piccolo giallo“, il primo accusato di promuovere famiglie distanti dalle tradizionali ed il secondo colpevole di raccontare la storia di un amore omosessuale.
“Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita” si legge in Fahrenheit 451, libro dal quale il viaggio ha preso inizio. Leggere rende possibile l’accesso ad un mondo altro ed il confronto con storie, pensieri e personaggi fa sempre sorgere delle domande. Una dinamica pericolosa perché farsi domande porta inevitabilmente ad un miglioramento e dunque, ad un cambiamento. Cambiano le persone e di conseguenza cambia il mondo. E se un libro viene accusato e ritenuto degno del rogo vuol dire che possiede un potere maggiore di promuovere cambiamento. Non basta dunque questo, a rendere quelli censurati i libri più meritevoli di lettura?