Friday 22 November, 2024
HomeIn evidenzaLa General Contractor cade a Piacenza, ma non è una disfatta. Domenica gara4

Partita strana, dalle diverse sfaccettature.

La tensione nervosa: storie tese già a pochi minuti dall’inizio e chi ne fa le spese è la squadra di Ghizzinardi.

Un passivo inaspettatamente pesante a metà gara: ad un certo punto aleggia lo spettro di una disfatta, cancellato da una rimonta che porta Jesi ad un passo dall’impresa. bloccando Piacenza, lanciata oltre quota 100, a 99.

L’arbitraggio: un arbitraggio non direttamente influente, ma a tratti debole, in alcune situazioni, compreso un fallo tecnico alla panchina jesina (se abbiamo interpretato bene), quando Ghizzinardi è uscito dall’area tecnica.

MVP: un jolly pescato da coach Salvemini – Bertocco – che gioca una partita stellare distribuendo sicurezza a tutti gli altri. L’ala piacentina nelle due gare precedenti, aveva raccolto poco, è stato sicuramente un fattore per la sua squadra.

Diverse sfaccettature, con un unico finale, la vittoria di Piacenza e la sconfitta di Jesi.

La General Contractor ha inciampato proprio su un ostacolo, per così dire annunciato, la smania della squadra di casa di voler vincere a tutti i costi, che sapeva di poter mettere in difficoltà Jesi, minandone l’equilibrio emotivo e così è stato: correva il 3’23” del primo quarto; fallo in attacco fischiato a Tiberti e uno spintone di Marulli a Mastroianni costava il fallo tecnico. Da quel momento Piacenza si prendeva il primo parziale, volando sul 18-5; tutto in 4’ e passava parecchio tempo, prima di rivedere i due, tornare pienamente in partita. Coincidenza? Direi proprio di no.

La non perfetta condizione mentale, finiva con l’indebolire quella che resta pur sempre la migliore difesa del girone e l’ago della bilancia dell’elemento sicurezza si spostava gradatamente dalle mani degli jesini, a quelle dei piacentini. Eppure si sapeva che Jesi non avrebbe trovato il classico tappeto rosso all’ingresso nel palasport, tanto meno che in campo sarebbe stato tutto facile: e sì che di avvisaglie ce n’erano state nei primi due match.

Questa la prima spallata, poi però bisogna dare merito alla squadra di casa, che ha giocato una partita di alta qualità, tirando con il 48% ed il 52% da due e da tre. Riuscirà a ripetersi in gara4? Forse no, ma il rischio che Piacenza porti la serie sul 2-2 permane se la General Contractor non riuscirà a recuperare la migliore condizione, più mentale che fisica.

Soprattutto se Bertocco, le successive spallate sono venute da lui, o chi per lui, troverà una serata di grazia, come questa: 31 di valutazione, 8/9 da tre, 7 rimbalzi. Tanto di cappello.

Poi la quasi rimonta della General Contractor, -6 a 1’40” che ha dimostrato che, senza dover accendere fuochi d’artificio, le è bastato “semplicemente” aumentare l’intensità, togliendo sicurezza all’avversaria. Una lezione importante per una gara4. Vittoria meritata per Piacenza, ma Jesi sa di avere mezzi e qualità per tornare a casa con la serie dei quarti, già chiusa.

BAKERY PIACENZA – GENERAL CONTRACTOR JESI 99-91 (25-13, 25-17, 27-27, 22-34)

Bakery Piacenza: Bertocco 31 (2/4, 8/9), Mastroianni 14 (3/3, 2/5), Criconia 13 (2/3, 2/7), Rasio 11 (2/7, 1/2), Manenti 11 (3/5, 1/1), Maglietti 7 (2/4, 1/4), El Agbani 5 (1/2, 1/3), Soviero 5 (0/3, 1/1), Zanetti 2 (1/2, 0/1), Ringressi ne, MolinariAlberici ne. All.: Salvemini.

Tiri liberi: 16 / 17 – Rimbalzi: 35, 11 + 24 (CriconiaEl Agbani 7) – Assist: 18 (Criconia 6)

General Contractor Jesi: Casagrande 17 (4/4, 3/6), Marulli 15 (3/6, 1/4),  Valentini 14 (0/1, 4/4), Bruno 12 (1/2, 2/7), Tiberti 10 (3/6, 0/1), Rossi 8 (0/3, 2/3), Varaschin 6 (2/3, 0/0), Merletto 5 (1/3, 1/5), Carnevale 4 (2/3, 0/0), Malatesta. All.: Ghizzinardi.

Tiri liberi: 20 / 21 – Rimbalzi: 21, 3 + 18 (CasagrandeTiberti 5) – Assist: 15 (Bruno 5)

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 tra i premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).