Friday 22 November, 2024
HomeMarcheAttualità Marche“Negato il diritto allo studio”, l’incisivo discorso del Presidente degli studenti

“Dedico questo discorso alle vittime di Rafah. La burocrazia nega il diritto allo studio e rende gli studenti invisibili”

Si è svolta stamattina, ospitata dal Teatro delle Muse di Ancona, la Cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-2024 dell’Università Politecnica delle Marche.

Ad accogliere Professori e studenti, l’Orchestra Olimpia in un omaggio a “La Gazza ladra” di Rossini, prima degli interventi in programma e della discussione intorno al tema scelto per l’inaugurazione, sotto il titolo “𝐈𝐥 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐞𝐥 “𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞” 𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 “𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞”.

In aperura, il Magnifico Rettore Gian Luca Gregori ha esposto traguardi raggiunti e progetti futuri, tra i quali la possibilità di accedere a borse di studio per studenti afghani e ucraini, insieme ad alcuni dati che dimostrano come circa il 10% del corpo studentesco sia già costituito da studenti stranieri. L’intervento più incisivo è stato però quello del Presidente del Consiglio Studentesco Gianluca Ferri che, sul palco, ha posto l’attenzione sulle importanti problematiche vissute dagli studenti internazionali, invitando all’impegno Ateneo e Istituzioni.

Dalle vittime Palestinesi all’Università azienda: il discorso di Ferri

Dedico questo intervento alle persone palestinesi morte a Rafah questa notte“, le parole di Ferri che hanno aperto il proprio intervento.

Il titolo della relazione in apertura ci invita a riflettere sul ruolo dell’Università sul contesto sociale – ha affermato subito dopo. È così impossibile non evidenziare come questo sia stato svalutato in favore di un modello aziendalistico che non riconosce più nella formazione, nell’istruzione e nella crescita culturale della società il suo scopo ultimo. Dieci anni di riforme hanno portato all’istituzione di università aziende e impiantato un sistema di ripartizione dei fondi basato su criteri che hanno innescato una spirale negativa, riducendo in definitiva studentesse e studenti a meri clienti di aziende, non considerando che dietro ai numeri ci sono persone, le loro vite, il loro futuro“.

Chiamata in causa da Ferri la stessa Università nella quale studiano gli studenti da lui rappresentati: “prediligere l’attrattività al reale valore formativo è visibile anche nella forte vocazione che il nostro Ateneo ha dimostrato verso l’internazionalizzazione: l’incremento della componente studentesca internazionale, di cui non possiamo che dirci contenti, non è stato accompagnato dall’implementazione di politiche efficaci che andassero incontro alle esigenze di studenti e studentesse che vedono molto spesso disattese le loro aspettative, scontrandosi con un sistema incapace di accoglierli adeguatamente”

“Apparato burocratico inefficacie e studenti invisibili”

In conclusione, l’accusa di un’eccessiva burocrazia che garantisce il diritto allo studio solo a chi può economicamente permetterselo:

L’inefficiente apparato burocratico del nostro paese contribuisce a queste difficoltà costringendo la componente studentesca internazionale a sottoporsi a procedure lunghe e molto costose come quelle per l’accesso al diritto allo studio, che comporta esborsi esorbitanti per le famiglie. Durante l’ultimo anno molti studenti internazionali non sono riusciti a presentare la documentazione richiesta entro le scadenze del bando, risultando di fatto non idonei. Questo ha fatto emergere il paradosso per cui l’attuale sistema favorisce il diritto allo studio unicamente a chi può permetterselo“.

Il risultato di tutto questo – ha concluso – è stata l’esclusione di studenti e studentesse dall’assegnazione dei posti letto che, non trovando soluzioni, si sono visti costretti a dormire nelle strade della nostra città. Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a ragazzi di vent’anni che vivono per mesi ai margini della società, che vedono negato il proprio diritto allo studio diventando di fatto invisibili“.

Le procedure devono essere semplificate dalle istituzioni e l’Università deve impegnarsi” per contrastare l’emergenza, ne va, com’è stato ricordato in chiusura “del futuro degli studenti“.

Foto: Facebook

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.