Thursday 21 November, 2024
HomeMarcheAtletico Chiaravalle, la chiamata per Moczik dalla nazionale magiara

A Chiaravalle l’hanno soprannominata “the wall” e in effetti Alexandra Moczik, portiere classe 1993, per diverse avversarie si è rivelata un autentico muro, salvando spesso la propria porta.

Dopo essere stata monitorata a lungo dal selezionatore della nazionale ungherese, Tamás Frank, dopo aver partecipato ad un breve ritiro, avvenuto la scorsa settimana, è arrivata la chiamata in vista delle gare di qualificazioni che si giocheranno in autunno.

In questi giorni è già ritornata a disposizione di mister Molinelli in prospettiva dell’esordio in chiave play off di domenica 12 maggio a Matera contro le ragazze del CMB.

«È stata un’emozione, una sensazione unica – sono state le prima parole dopo il ritorno a Chiaravalle – penso che dentro ogni giocatrice ci sia il sogno di poter rappresentare il proprio paese, non capita a tutti una cosa così. Sono davvero felice che tutti miei sforzi vengano ripagati. Tutto ciò è il frutto del lavoro che c’è stato dietro: l’attenzione per i dettagli, la costanza, l’impegno e la consapevolezza che per ottenere certi risultati bisogna lavorare sodo, porsi un obbiettivo e fare di tutto per arrivare non solo nelle giornate migliori ma anche in quelle meno buone. Questo oltre ad essere un premio è uno stimolo per continuare a lavorare e fare sempre meglio

Ha poi dedicato questa convocazione alla sua famiglia, che l’ha sempre sostenuta, alla società dell’Atletico Chiaravalle, a partire dal presidente Bastianelli, mister Molinelli e il preparatore, oltre a singola persona che ha sempre creduto in lei o che l’ha aiutata nei momenti difficili.

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 tra i premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).