A Chiaravalle l’hanno soprannominata “the wall” e in effetti Alexandra Moczik, portiere classe 1993, per diverse avversarie si è rivelata un autentico muro, salvando spesso la propria porta.
Dopo essere stata monitorata a lungo dal selezionatore della nazionale ungherese, Tamás Frank, dopo aver partecipato ad un breve ritiro, avvenuto la scorsa settimana, è arrivata la chiamata in vista delle gare di qualificazioni che si giocheranno in autunno.
In questi giorni è già ritornata a disposizione di mister Molinelli in prospettiva dell’esordio in chiave play off di domenica 12 maggio a Matera contro le ragazze del CMB.
«È stata un’emozione, una sensazione unica – sono state le prima parole dopo il ritorno a Chiaravalle – penso che dentro ogni giocatrice ci sia il sogno di poter rappresentare il proprio paese, non capita a tutti una cosa così. Sono davvero felice che tutti miei sforzi vengano ripagati. Tutto ciò è il frutto del lavoro che c’è stato dietro: l’attenzione per i dettagli, la costanza, l’impegno e la consapevolezza che per ottenere certi risultati bisogna lavorare sodo, porsi un obbiettivo e fare di tutto per arrivare non solo nelle giornate migliori ma anche in quelle meno buone. Questo oltre ad essere un premio è uno stimolo per continuare a lavorare e fare sempre meglio.»
Ha poi dedicato questa convocazione alla sua famiglia, che l’ha sempre sostenuta, alla società dell’Atletico Chiaravalle, a partire dal presidente Bastianelli, mister Molinelli e il preparatore, oltre a singola persona che ha sempre creduto in lei o che l’ha aiutata nei momenti difficili.