Monday 25 November, 2024
HomeIn evidenzaJesina ancora sconfitta, play-out ormai inevitabili

Mancano due partite alla fine e gli otto punti di vantaggio sulla potenziale avversaria play-out, lasciano ancora un margine di speranza

Stavolta la Jesina può ben dire di aver sciupato una occasione, contro un’Osimana, uscita alla fine vittoriosa dal campo, che però, fino alla rete – 45’ del primo tempo – aveva dato modo ai padroni di casa, di giocare. Per non parlare delle due occasionissime per il pareggio, non sfruttate nel secondo tempo.

Quello che ad un certo punto sembrava un incubo, vale a dire i play-out, alla resa dei conti diventa realtà: resta solo da capire quale sarà l’avversaria.

Strappini ha dovuto fare i salti mortali per allestire la formazione, viste le assenze di Trudo e Cordella e i due fratelli Thiago e Polo Capomaggio, volati in Argentina, per non meglio precisati gravi problemi familiari.

Il primo tempo non offre granché, il primo tentativo è della Jesina al 5’: bella azione in tandem Nazzarelli-Ottaviani, la conclusione in diagonale del primo viene respinta da Falcioni.

Al 45 passa l’Osimana, con un gran bel gol di Alessandroni, pescato in area da un preciso suggerimento di Bugaro. Controllo perfetto e girata che finisce alle spalle di Pistola.

Poi non si sa per quale motivo, l’ex Alessandroni sveste la maglia e corre ad esultare in maniera esagerata davanti alla curva di casa; difficile capire il perché di un tale comportamento, che però finisce con il riscaldare gli animi. Nel parapiglia Fermani viene colpito da una bottiglia di plastica, fortunatamente senza conseguenz.

Dopo il riposo la Jesina prova a riaprire il match, al 2’ bella discesa sulla destra di Grillo, ma Chacana “svirgola”.

Al 6’ Fermani finisce a terra in area jesina, in un primo momento il direttore di gara concede il calcio di rigore, poi si consulta con il guardalinee e annulla la sua precedente decisione.

La squadra di casa prova ancora a cercare il pari, al 15’ il colpo di testa di Lucarini, in tuffo, finisce di poco a lato, al 34’ Monteverde da ottima posizione non inquadra la porta, al 38’ è invece Santarelli a salvare la porta, sulla girata al volo di Kouentchi, che ci riprova al 48’, ma Santarelli anche stavolta salva la propria porta.

Finisce come non doveva finire, con la squadra di Strappini che esce dal rigenerato tappeto verde del Carotti, senza punti. Mancano due partite alla fine e gli otto punti di vantaggio sulla potenziale avversaria play-out, lasciano ancora un margine di speranza e si sa, la speranza è sempre l’ultima a morire. Ma ragionando sulle attuali evidenze, riesce difficile ipotizzare un finale diverso dallo spareggio salvezza finale.

JESINA-OSIMANA 0-1

Jesina: Pistola, Grillo (22’st Brega), Giovannini, Zandri, Baah Donkor (43’st Re), Lucarini, Chacana, Zagaglia, Ottaviani (33’st Monteverde), Belkaid, Nazzarelli (31’st Kouenthci). All.: Strappini

Osimana: Santarelli, Falcioni (15’st Baiocco), Mosquera, Straccio (24’st Mercanti), Patrizi, Micucci, Fermani, Bambozzi, Tittarelli (36’st Di Lorenzo), Bugaro (41’st Montesano), Alessandroni. All.: Aliberti

Arbitro: El Mouhsini di Pesaro

Reti: 45’ pt Alessandroni

Note: ammoniti Bugaro 28’pt, Patrizi 37’pt, Alessandroni 45’pt, Falcioni 2’st, Garofoli 9’st (in panchina), Tittarelli 30’st, Santarelli 41’st; calci d’angolo 3-1; spettatori 600; recuperi 1’+5’

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 tra i premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).