Nei guai una 49enne cinese, numerose e gravi irregolarità su sicurezza e salute dei lavoratori
Il Nucleo Ispettorato del Lavoro in collaborazione con i Carabinieri della Compagnia di Fermo, ha portato
a termine un’importante attività ispettiva in un tomaificio situato a Monte Urano (FM), gestito da una cittadina cinese di 49 anni residente a Prato.
Al termine dell’accurata indagine, la titolare dell’attività è stata deferita in stato di libertà per diverse violazioni in ambito di sicurezza sul lavoro.
Tra le irregolarità riscontrate, spiccano l’omissione della redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), la mancata nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione
e Protezione (RSPP), la presenza di conduttori elettrici nudi in tensione, nonché la mancanza di conformità dei luoghi di lavoro per assenza di sistemi di riscaldamento, carenza di igiene nei
locali adibiti a spogliatoio, dormitorio, refettorio, e servizi igienici.
Oltre alla sospensione dell’attività, accompagnata da ammende per un totale di € 35.000 e sanzioni amministrative per € 8.500, la titolare è stata denunciata perché, incurante di un precedente provvedimento di sospensione, non aveva fermato l’attività.
Sottoposti a sequestro anche lo stabile e i macchinari, per un valore complessivo stimato in 100.000 euro.