L’evento è partito ufficialmente lunedì 1 aprile, con un taglio del nastro apparentemente inusuale, ma assai significativo.
Sono stati i tre nipoti di Gabriele Cardinaletti, al quale è intitolata la Fondazione, Sofia, Pietro e Flora Nilde, a impugnare le forbici e dare il via alla manifestazione che, ricordiamo, si protrarrà fino al 15 maggio nei locali che furono della filiale della ex Banca Marche, in corso Matteotti.
Taglio del nastro che rappresenta uno dei temi della manifestazione, lasciare in mano agli jesini del futuro, il testimone della città, trasferendo loro, per quanto possibile, il patrimonio di una solida tradizione. Questa breve cerimonia è stata anche l’occasione per condividere l’inizio di questa “avventura” con parte delle tante persone che l’hanno condivisa ed hanno lavorato per renderla possibile.
A questo proposito sono state esposte le prime sagome, quasi a grandezza naturale, delle persone che fanno parte del patrimonio della città, praticamente in tutti i campi, da quello politico a quello imprenditoriale, da quello sportivo a quello culturale.
Mercoledì 3 aprile le prime manifestazioni; quelle dedicate ai bambini delle scuole jesine che saranno ospiti dell’Amministrazione Comunale al mattino ed il pomeriggio saranno a Palazzo dei Convegni per assistere al collegamento dal Kenia con il giornalista e scrittore Nicolò Govoni, il primo ospite di spicco della Fondazione Cardinaletti.