Tra tradizioni e innovazione, tra storia e futuro, le 3 vincitrici di una call lanciata dall’Amministrazione comunale hanno soggiornato in paese per una settimana, visitando i luoghi caratteristici e parlando con chi qui vive e lavora. Da questa esperienza nasceranno opere d’arte che finiranno al centro di una mostra
Scoprire Cupramontana attraverso i suoi miti fondativi, i suoi luoghi d’arte, spiritualità e cultura, le aziende storiche e quelle più giovani, il comune senso di appartenenza ad una radice rurale che ancora oggi indica la direzione. Fermarsi a parlare con le persone, nei bar, in piazza, nelle cantine sparse ovunque, tra centro storico e contrade.
E poi rielaborare tutte le voci, i colori, i sapori, adoperando sguardi giovani, esterni, creativi.
Infine restituire opere d’arte in grado di svelare l’identità di Cupra al mondo.
Questo il senso della residenza d’artista che la scorsa settimana ha portato a Cupramontana 3 giovani artiste visive professioniste under 30, selezionate grazie alla call nazionale “Graffi”. Sono Paola Sorrentino, illustratrice e animatrice pugliese e ora cittadina milanese, Cecilia Fasoli, papercut artist veneta, e la giovanissima marchigiana Bianca Stronati che ha scelto di lavorare nell’ambito delle arti dell’incisione.
Nei cinque giorni trascorsi a Cupra, le giovani artiste hanno avuto modo di approfondire i caratteri principali della capitale del Verdicchio, visitando alcune cantine, passeggiando tra le vigne, incontrando i vignaioli che pur con diverse idee e modalità portano avanti un’attività che conserva un profondo legame con le tradizioni e il territorio.
Accompagnate dai tutor del progetto, dall’assessora alla cultura Maddalena Mennechella e dai volontari dell’Archeoclub di Cupramontana, Bianca, Cecilia e Paola hanno anche visitato i principali luoghi d’arte di Cupra, come i Musei in Grotta (che saranno sede della mostra finale del progetto), la biblioteca comunale, l’acquedotto romano, l’abbazia del Beato Angelo, l’Eremo dei Frati Bianchi.
Non sono naturalmente mancate le escursioni culinarie nei ristoranti di Cupra e la visita in un piccolo birrificio realizzato e portato avanti con buon successo da un gruppo di giovani del posto.
Al termine del soggiorno, le artiste hanno fatto ritorno a casa e lì lavoreranno alle opere che saranno presentate ufficialmente a settembre, all’interno del festival di cultura visiva Aaltoo, insieme ad un videodocumentario curato dal videomaker Matteo Giacchella, che ha seguito e ripreso tutti i momenti salienti della residenza.
Sarà quello l’atto conclusivo del progetto “Graffi. Percorsi di arte contemporanea”, promosso dal Comune di Cupramontana in collaborazione con associazione Pro Cupra, NID-Nuovo Istituto Design di Perugia e associazione Strade del Gusto, e finanziato dalla Regione Marche nell’ambito del Bando Unico per la Cultura 2023.
La rassegna ha avuto inizio l’anno scorso con una bella mostra dedicata a Renato Borsoni, a cui ha fatto seguito un premio riservato alle etichette dei vini.
Direttore artistico dell’intero progetto è Marco Goran Romano, illustratore, designer e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata e l’Istituto Superiore per le Industrie
Artistiche di Firenze: «Graffi nasce dalla profonda convinzione che si possa invertire il paradigma che fino a poco fa ha visto i grandi centri come gli unici luoghi in grado di offrire una proposta culturale. Con questo progetto il Comune di Cupramontana non vuole solo rivendicare questo ruolo ma ne acquisisce uno nuovo, diventare a tutti gli effetti agente di cambiamento. La residenza d’artista è il frutto di questa nuova spinta, di questo nuovo ruolo dell’amministrazione comunale che, oltre a celebrare l’operato artistico di alcuni tra i più importanti autori del nostro tempo, ha deciso di investire su tre giovani promesse dell’arte grafica.»
A curare e coordinare la call e la residenza d’artista è stata chiamata Sabrina Maggiori, operatrice culturale e direttrice artistica di Nottenera Festival: «Ho accolto l’invito a poter dare il mio contributo al progetto Graffi con gratitudine e immenso piacere. Da quasi 20 anni mi occupo di generare relazioni tra linguaggi contemporanei e contesti come piccole comunità e borghi,creando valore per quei territori. A Cupramontana c’è una forte volontà di agire in questo senso e lo testimoniano una serie scelte coraggiose a organiche che stanno dando possibilità all’amministrazione sia di farsi conoscere in un contesto nazionale con proposte di qualità sia di attrarre nuove energie».