Per cinquanta giorni consecutivi Jesi sarà teatro di un evento/cantiere – così è stato definito, un viaggio straordinario in tutti i campi
Duemila metri quadrati nei locali ex Banca Marche in corso Matteotti, con qualche uscita a Teatro Pergolesi o Palazzo dei Convegni, gli spazi che saranno teatro dell’iniziativa, che idealmente riprende quella organizzata dalla Fondazione Gabriele Cardinaletti nel 2010, con la differenza che, entrati da tempo nel nuovo secolo, l’attenzione sarà rivolta anche al futuro.
Saranno cinquanta giorni di convegni, incontri, manifestazioni, con la presenza, volta per volta, dei diciassette soci onorari, gran parte dei quali campioni dello sport jesino, compresi i titolati olimpici Cerioni, Trillini, Vezzali, Di Francisca e altri personaggi di spicco, invitati, in base agli argomenti trattati.
«Il biglietto d’ingresso all’evento – ha precisato Andrea Cardinaletti, presidente della Fondazione – sarà: vieni, purché sei disposto a parlare del futuro»
Già circa 300 giovani stanno lavorando per creare l’evento, nei locali di corso Matteotti saranno presenti due sale convegni, una redazione stampa, una web tv, una web radio, tutto ciò gestito dai giovani.
L’evento avrà il patrocinio della Regione Marche, del Ministero dello Sport e Politiche Giovanili, del Comune di Jesi, del CONI, del Comitato Italiano Paralimpico, del Credito Sportivo, dell’Associazione Sport e Salute.
Presenti alla conferenza stampa di oggi, giovedì 22 marzo, anche il presidente della Regione Francesco Acquaroli, oltre che Andrea Cardinaletti della Fondazione, il vice presidente del CONI Regionale Marco Porcarelli, il vice Sindaco del Comune di Jesi Samuele Animali, Luca Savoiardi del Comitato Paralimpico ed altre personalità, oltre ai rappresentanti della stampa.
Il Governatore Acquaroli si è dichiarato colpito dalla passione e dalla sincerità dell’impegno della Fondazione, apprezzando, in merito all’evento in programma, il lavoro di coinvolgimento dei giovani, ma anche la definizione di mostra/cantiere.
«Spesso i giovani sono marginalizzati dalla società – ha aggiunto – stanno vivendo una fase storica complessa; il loro coinvolgimento è stimolante. La società ha bisogno di persone disposte a fare.»
«Il Comune di Jesi, più che ospitare l’evento – ha dichiarato Samuele Animali – sta entusiasticamente partecipando alla sua gestazione; la mostra dovrà essere la tessera di un mosaico, in questa comunità a confini variabili, forse addirittura senza confini, nella costruzione di una comunità.»
Perché se è vero che l’evento si terrà a Jesi, la comunità interessata sarà come minimo, quella del territorio tra Falconara Marittima, bassa e alta Vallesina e può essere di stimolo ed esempio per altre realtà – ha aggiunto uno dei fondatori storici della Fondazione, il giornalista Andrea Carloni.
Presto verrà reso noto il calendario con gli eventi già fissati, ma come ribadito da Andrea Cardinaletti, fino all’ultimo giorno, sarà possibile inserire qualsiasi contenuto.