Il 24 marzo assemblea regionale della forza antisistema attualmente impegnata nella raccolta firme per la presentazione delle liste alle prossime consultazioni europee. La coordinatrice marchigiana Marianella Fioravanti: “Siamo l’unica ribellione possibile contro il partito unico bellicista e liberista”
“Mentre le piattaforme virtuali in cui ormai si sono trasformati i partiti si occupano, fingendo di dividersi, delle fortune editoriali di Vannacci o degli armocromisti della Schlein, nel Paese reale i salari dei lavoratori italiani sono fermi da 30 anni con un costo della vita più che raddoppiato. Democrazia Sovrana e Popolare è un’alternativa, l’unica. Il nostro è un nuovo soggetto politico nato dal Congresso fondativo celebrato a Roma lo scorso gennaio ed oggi in rapida ascesa organizzativa in tutta Italia”.
A dirlo è Marianella Fioravanti coordinatrice regionale di Democrazia Sovrana e Popolare, nel presentare “No Ue. L’unione è una prigione. Di guerra, di fame, di schiavitù” la prima Assemblea Regionale di Democrazia Sovrana e Popolare che si terrà domenica 24 marzo ad Ancona, a partire dalle ore 15, all’Accademia di Babele (Largo Fiera della Pesca, 11) con il coordinatore nazionale di DSP Marco Rizzo, fondatore di questa battagliera formazione anti-sistema insieme al giornalista Francesco Toscano, e una delegazione del Movimento dei Trattori delle Marche e dell’Emilia Romagna guidata da Stefano Cucchi, “in rappresentanza -spiega la Fioravanti- di agricoltori che fanno sempre più fatica a vivere a causa di un settore concentrato nelle poche mani di grandi capitalisti e per questo sempre più lontano dalle esigenze dei lavoratori e dei consumatori”.
“Il nostro compito- spiega ancora Fioravanti- è rivolto a un concreto recupero della sovranità da parte del popolo italiano, sempre più impoverito e schiacciato da sciagurate politiche neoliberiste e da una pericolosa svolta bellicista. Questa Europa è espressione delle élites del capitale internazionale che vive di rendita finanziaria contro chi vive del proprio lavoro.
Il nostro obiettivo, sin dalle prossime elezioni europee, per le quali stiamo raccogliendo le firme in ogni città italiana, è rovesciare questo rapporto di forza a favore dei lavoratori e dei piccoli imprenditori.
Occorre impedire che si distrugga la ricchezza sociale, culturale ed economica del Paese e che se ne metta a repentaglio la sicurezza per sottostare al volere di multinazionali senza scrupoli. Le loro rendite non possono valere più della vita dei cittadini.
Firmare per poter scegliere Democrazia Sovrana e Popolare alle prossime Europee, è l’unica maniera che resta per ribadirlo, contro una destra e una sinistra identiche, espressione cieca del Partito Unico Liberista.
Il governo- continua la coordinatrice regionale- in accordo con l’opposizione, insegue una folle guerra di proporzioni mondiali e i cittadini che la rifiutano finiscono in strane liste di proscrizione. I diktat dell’Unione Europea e della Nato stanno procedendo a desertificare l’economia reale degli stati come dimostrano le centinaia di migliaia di licenziamenti.
Sul fronte interno, UE e BCE hanno dettato i voleri dei grandi monopolisti tramite tutti i partiti di governo degli ultimi decenni, anche al livello degli enti locali. Questi ultimi, sottoposti all’imposizione del pareggio di bilancio e legittimati da un’interpretazione estensiva del principio di sussidiarietà, entrambi inseriti in Costituzione con riforme bipartisan, hanno proceduto a privatizzare i settori economici pubblici ed i servizi essenziali, come quello sanitario, di fatto rendendo il diritto di cura un privilegio di pochissimi”.