Il progetto dell’Istituto Marconi Pieralisi si classifica terzo, su trenta team partecipanti, alla “First tech challenge” di Piacenza
Trenta istituti italiani partecipanti, tra cui anche l’Istituto Marconi Pieralisi di Jesi che, grazie al suo “Robot Hermes” si è aggiudicato il terzo gradino del podio nella competizione di robotica “First tech challenge” tenutasi nei giorni scorsi all’Expo di Piacenza.
Coordinati dal professor Giuliano Fattorini, hanno partecipato formato gli alunni delle classi 5^LM, 5^MM e un alunno della classe 4^MM dell’Indirizzo di Meccatronica. L’esperimento di robotica al quale hanno dato vita si chiama “Robot Hermes”, sviluppato sia dal punto di vista della progettazione 3D che da quello della programmazione mediante software REV Robotics, necessario per il controllo e la gestione delle catene cinematiche del robot.
«Come team siamo orgogliosi di essere il terzo Istituto della classifica nazionale – osserva il professor Fattorini – e il diciassettesimo in quella generale, che includeva team italiani e stranieri. In quest’ultima, nei primi 12 posti si sono posizionati solo gruppi stranieri e il primo team italiano è arrivato tredicesimo. Dobbiamo riconoscere l’ottimo livello tecnico delle squadre europee e questo deve essere uno stimolo per rinnovare e migliorare la didattica verso queste nuove frontiere tecnologiche. La competizione, una “full immersion” di 3 giorni di robotica interamente in lingua Inglese e riservata alle Eccellenze scolastiche, ha sicuramente acceso nei ragazzi quel fuoco del sapere per cercare di apprendere quanto più possibile da questo mondo cibernetico in continua evoluzione e ormai prossimo».
«La competizione FTC di Piacenza quest’anno ha elevato tantissimo il tasso tecnico – aggiunge – chiedendo ai vari team di progettare e disegnare in 3D robot in grado di muoversi da soli per comporre un mosaico con più colori utilizzando diversi sensori e una telecamera in grado di interagire con moduli di Intelligenza artificiale. Tutto questo ha fornito agli studenti nuove competenze acquisite grazie a una didattica innovativa e a un confronto tecnico con giovani provenienti da altre scuole e diverse culture. Un confronto utile anche a noi docenti perché ci ha permesso di comprendere quanto in tutta Europa e non solo, visto che c’erano un team dallo Zimbabwe e uno dal Venezuela, le scuole tecniche puntino sull’insegnamento della Meccatronica e Robotica alimentate anche dall’influenza della Intelligenza Artificiale».
Soddisfazione da parte della dirigente Maria Rita Fiordelmondo che si congratula con i ragazzi e i docenti per il risultato ottenuto e l’impegno dimostrato, ribadendo il ringraziamento «alla Regione Marche e alle aziende, che hanno dimostrato di credere in noi, per il loro importante contributo economico. Tutto questo ha motivato sicuramente i ragazzi e l’intero team a ottenere un grande risultato. L’entusiasmo dimostrato dai nostri studenti in simili progetti, che valorizzano le eccellenze scolastiche, deve essere un forte incentivo a perseguire questi percorsi didattici».
La vicinanza della Regione Marche era stata sottolineata, circa un mese fa, dalla visita delle consigliere regionali Lindita Elezi e Manuela Bora in occasione della presentazione del “Robot FTC” da parte degli alunni coinvolti.