Forse non era la partita tra le più facili per cercare di tornare a far punti, ma anche stavolta la squadra esce sconfitta dal campo.
Pesantemente, sicuramente oltre i propri demeriti, contro una squadra che si è dimostrata estremamente concreta, perfino spietata nel capitalizzare le poche, ma ben costruite azioni da gol.
Spietata, ma estremamente maliziosa, nel primo tempo quando, forse memore della “polemicona” del proprio presidente Bonvecchi dopo la gara di andata, che aveva accusato i leoncelli di essere provocatori, l’hanno messa sui binari della provocazione.
Non ci riferiamo a tutta la squadra, ma a due o tre biancorossi che hanno preso a lungo di mira Kouentchi, che alla fine si è beccato il cartellino giallo, costringendo Strappini a lasciarlo negli spogliatoi dopo il riposo, sostituendolo con Belkaid.
A parte questo atteggiamento di qualcuno, non bello a vedersi, che non serviva al Chiesanuova per dimostrare la sua superiorità, la squadra di Mobili si è dimostrata quella che conoscevamo, forte in ogni reparto, ben orchestrata da Mobili.
Nel primo tempo gli ospiti hanno gestito i ritmi, bravi a non dare spazi ai giocatori di casa.
La prima vera azione da gol è capitata al 27’: Badiali ha lasciato partire un fendente piuttosto angolato, deviato in angolo da Pistola, che con le punte delle dita.
Però Badiali ha replicato al 32’, lasciato troppo libero da una difesa sbilanciata a difendere su Sbarbati.
Ha trovato perfino il tempo per prendere la mira, infilando a fil di palo.
Prima del riposo, da segnalare una spinta plateale del portiere Bugatti su Kouentchi, su azione di calcio d’angolo, ma l’arbitro non ha ravvisato irregolarità.
Nella ripresa la Jesina è sembrata più organizzata e motivata, riuscendo a guadagna qualche metro di campo.
È stata però la squadra ospite ad andare vicina alla rete con Trabelsi, che al 12’, grazie ad un velo di Sbarbati, si è ritrovato solo davanti a Pistola, che ha salvato spedendo in corner.
La Jesina si è resa pericolosa solo al 33’, con un colpo di testa di Giovannini, troppo centrale, bloccato da Carnevali.
Il raddoppio del Chiesanuova non si è fatto attendere: al 32’ Sbarbati ha deviato il calcio di punizione di Mongiello, mettendo fuori causa Pistola.
Poi al 46’ arriva la terza segnatura, ad opera di Dutto, punizione eccessiva per la squadra di Strappini.
Treia già conosciuta per la tradizione della palla al bracciale, la sua frazione Chiesanuova, invece, sogna la serie D nel calcio.
A fine partita Strappini non si è presentato in sala stampa: non era mai accaduto nelle domeniche precedenti. Le contestazioni dei tifosi hanno toccato anche lui, forse si è preso una pausa di riflessione. Del resto la dichiarazione del presidente Chiariotti, “Non siamo contenti”, lascia la porta aperta a qualche drastica decisione da parte della società. Ha poi aggiunto che l’unica strada è remare tutti dalla stessa parte per raggiungere l’obiettivo. Dall’esterno qualcuno invoca la necessità di uno scossone e in questi casi, si sa, il primo ad essere messo in discussione è proprio l’allenatore. In tal senso Chiariotti non ha anticipato niente, se non che, come tutte le settimane, ci sarà un confronto con Strappini.
JESINA-CHIESANUOVA 0-3
Jesina: Pistola, Grillo (38’st Brega), Giovannini, Giunti (14’st Marcucci), T.Capomaggio, Lucarini, Nazzarelli (36’st Chacana), Zagaglia (30’st Cordella), Trudo, Zandri, Kouentchi (1’st Belkaid). All.: Strappini
Chiesanuova: G.Carnevali, Molinari (14’st Corvaro, 37’ st Dutto), Iommi, Badiali (14’st Crescenzi), Canavessio, Monteneri, A.Pasqui (14’st Mongiello), Trabelsi, Sbarbati (37’st Crescenzi), Bonifazi, Tanoni, All.: Mobili.
RETI 32’pt Badiali, 37’st Sbarbati, 46’st Crescenzi
ARBITRO Pigliacampo di Pesaro
NOTE ammoniti 46’pt Kouentchi, 28st Grillo, 30’st T.Capomaggio; recuperi 2’+5’; calci d’angolo 3-3; spettatori 400 circa; continua la contestazione dei tifosi di casa, che prendono posto nel loro settore soltanto dopo 17’.