A Jesi l’incontro con Massimo Mogiatti, Presidente della Cooperativa Shadilly, e Katia Strappa, volontaria del GAS di Jesi. Introduce Patrizia Taglianini
Di cibo come occasione di solidarietà parlano Massimo Mogiatti, presidente della Cooperativa Shadilly e Katia Strappa, volontaria del GAS di Jesi.
La Cooperativa Shadilly nasce nel 2012 e si occupa di importazione diretta del caffè, in accordo con i criteri del commercio equo e solidale, da vari paesi extraeuropei, come Guatemala, Honduras, India. Ciò significa, spiega Mogiatti, che evita l’intermediazione e si rivolge direttamente ai gruppi di contadini per garantire un prezzo giusto a chi coltiva, e un prodotto di qualità a chi consuma.
Per quanto riguarda i GAS, acronimo di “gruppo acquisti solidali”, ne sarà testimone Katia Strappa, volontaria da vent’anni di questa esperienza pluriennale che a Jesi nasce da circa 20-25 famiglie con lo scopo di garantire un consumo più selettivo e critico e una filiera corta tracciabile dei prodotti alimentari.
Si tratta in entrambe le esperienze di una scelta in controtendenza con le proposte delle “multinazionali del cibo”, del cibo-spazzatura, del fast food, non solo per il rispetto della propria salute, ma anche di quella del nostro pianeta sempre più logorato dallo sfruttamento intensivo di campie allevamenti, e non ultimo per sostenere un commercio che non affami i piccoli produttori.
Alla fine dell’incontro si potrà degustare il caffè della Cooperativa Shadilly e conoscere i prodotti della Bottega solidale.