Il “Premio Marche” 2023, da sempre legato alla città di Ancona, quest’anno diventa itinerante con una duplice cornice di spazi evolutivi, in quanto dalla sede inaugurale di Urbino, aperta lo scorso novembre, dal 1 marzo si sposta nella prestigiose sede del MARV di Gradara, con una mostra monografica dal titolo: “Intorno allo stato dell’arte nelle Marche”, che sarà una rivisitazione degli artisti marchigiani presenti alla Biennale di Venezia del 150° dell’Unità d’Italia.
La mostra affronta due filoni analitici di opere che seguono lo schema individuato dai curatori: “Culture, tradizioni e linguaggi della contemporaneità”, curata dal critico d’arte Andrea Carnevali e “Il senso degli artisti per la natura”, curata dalla critica d’arte e giornalista Cecilia Casadei. La finalità di questa rassegna è quella di valorizzare l’attività degli artisti delle Marche, siano essi affermati oppure emergenti e di sensibilizzare il pubblico verso le arti figurative e visive.
La storica d’arte Cecilia Casadei ha scelto di invitare tra gli artisti partecipanti, il maestro Carlo Iacomucci, che alla mostra porta due opere pittoriche che si concentrano sui temi concreti dell’esistenza e della natura che lo circonda, coinvolgendo lo spettatore sia sul piano sensoriale che emozionale. Iacomucci è uno degli artisti più rappresentativi delle Marche e vanta un ricco curriculum artistico. Tra le numerose mostre internazionali, ricordiamo la partecipazione alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi.
Le sue opere sono fitti reticoli di linee, tracce, gocce, segni, aquiloni, vortici, che si muovono sinuosi. Tutti questi elementi, arricchiti da colori brillanti, danno dinamismo ai suoi quadri, esprimendo un significato simbolico, ma anche realistico della natura da difendere.
La mostra rimarrà aperta fino al 9 giugno 2024 con il seguente orario: dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30.