Il re dei ghiacci rischia l’estinzione, al mondo solo 30mila esemplari. Colpa del cambiamento climatico
Il 27 febbraio si celebra la giornata internazionale dedicata all’orso polare, specie iconica e simbolo degli impatti della crisi climatica sulla biodiversità.
Il ghiaccio marino artico, habitat dell’orso polare, si sta riducendo sia in estensione che in spessore a una velocità senza precedenti, diminuendo così anche l’effetto fondamentale dello “schermo bianco” in grado di riflettere energia termica nello spazio e regolare così il clima del nostro Pianeta.
Sul Pianeta restano poco meno di 30.000 orsi polari divisi in 19 sottopopolazioni. L’orso polare della baia di Hudson in Canada, per esempio, in 30 anni ha subito una riduzione del 30%. E le previsioni per il futuro sono drammatiche: gli scienziati stimano che, con questo scenario, la specie potrebbe vedere la propria popolazione totale ridotta di 1/3 nei prossimi 30 anni, e potrebbe addirittura estinguersi in natura entro la fine del secolo.