Il giorno del Ricordo nelle operazioni di recupero delle vittime in Istria
La difficile e rischiosa opera di recupero delle vittime delle foibe in Istria impegnò i vigili del fuoco di Pola diretti da un maresciallo, Arnaldo Harzarich, dalla metà di ottobre 1943.
Come descrivono alcuni documenti dell’epoca, la squadra si avvalse di una “biga formata da pali fissi all’estremità superiore e aperti a quella inferiore a mo’ di piramide” e di “un paranco con doppia carrucola”: una per l’operatore, l’altra di riserva.
Terminata l’impalcatura, Harzarich scese prima “alla profondità di 66 m, su un piano fortemente inclinato”, poi a 146 m per trovare un secondo piano che era pieno di cadaveri.
Una scorta armata di 25 uomini forniti dalla polizia di Pola affiancò per quasi tutta l’operazione i vigili del fuoco per scongiurare possibili attacchi da parte dei partigiani.
Il bilancio fu di 8 giorni di lavoro e 9 discese per recuperare le salme di 84 vittime del massacro.