Monday 25 November, 2024
HomeCronacaPagamenti per un’auto acquistata on line, ma è una truffa

21enne del casertano denunciato per truffa, la vittima uno jesino pensava di acquistare una Peugeot

Sul finire del mese di dicembre 2023, un 67enne di Jesi si è presentato in Commissariato per sporgere querela per truffa.

Aveva visto un’auto usata in vendita su facebook, una Peugeot 408, in vendita al prezzo di 5.000 euro.

L’interlocutore lo rassicurava che era tutto a posto e che l’auto con tutti i documenti amministrativi sarebbe stata consegnata entro 4 giorni.

La vittima effettuava un primo pagamento dell’importo di 900 euro per le spese di trasporto dell’auto dalla Germania verso l’Italia, tramite bonifico bancario.

Poi il venditore iniziava a fare continue richieste, tramite un numero tedesco. Diceva che l’autovettura era ferma alla dogana e per trasportarla in Italia occorreva un altro bonifico con la causale pagamento tasse d’importazione dell’importo di 1630 euro.

Pochi giorni dopo, il venditore tramite messaggistica facebook, richiedeva altri 700 euro per completare, a suo dire, la registrazione della targa. Stavolta, su richiesta, con una ricarica postepay.

La settimana successiva, il venditore segnalava che l’autovettura era stata fermata dalla Polizia e che avrebbe dovuto sborsare altri 830 euro come cauzione per affrancare l’auto sempre tramite ricarica postepay.

A quel punto l’uomo si rendeva conto che l’auto non sarebbe mai arrivata e ha sporto querela in Commissariato.

Gli accertamenti espletati dagli investigatori, riscontravano che i bonifici bancari erano avvenuti sul conto accesso presso una banca tedesca e veniva pertanto richiesta, tramite il servizio antifrode, la procedura di recall ovvero il ristorno finalizzato alla restituzione della somma di denaro accreditata in quanto compendio di truffa consumata. 

Riguardo ai pagamenti avvenuti mediante ricarica, si risaliva all’intestatario della carta, un individuo della provincia di Caserta, con precedenti legati a truffe simili.

Successivamente, il venditore comunicava, tramite un numero tedesco, che l’autovettura era ferma alla dogana e per trasportarla in Italia occorreva un altro bonifico per pagare le tasse d’importazione, stavolta la richiesta è di 1630 euro. La vittima provvedeva.

Pochi giorni dopo, il venditore tramite messaggistica facebook, richiedeva altri 700,00 euro per completare, a suo dire, la registrazione della targa. Anche in questo caso, la vittima pagava, ma stavolta con una ricarica sulla postepay.

La settimana successiva, l’ennesima richiesta, poiché l’auto era stata fermata dalla Polizia e occorrevano 830 euro come cauzione per affrancare l’auto sempre tramite ricarica postepay.

Questa volta però l’uomo non ci casca e capisce di essere la vittima di un raggiro.

Querela sporta in Commissariato. Gli accertamenti espletati dagli investigatori, riscontravano che i bonifici bancari erano avvenuti sul conto accesso presso una banca tedesca e veniva pertanto richiesta, tramite il servizio antifrode, la procedura di recall ovvero il ristorno finalizzato alla restituzione della somma di denaro accreditata in quanto compendio di truffa consumata. Riguardo ai pagamenti avvenuti mediante ricarica, si risaliva all’intestatario della carta, un individuo della provincia di Caserta, con precedenti legati a truffe dello stesso tipo.



Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.