Friday 22 November, 2024
HomeSportAlle ragazze dell’Atletico Chiaravalle non riesce la fuga

Finisce 0-0 il big-match del girone C della B Femminile di calcio a 5; in campo la capolista Chiaravalle e la più diretta inseguitrice, Altamura, la prima con l’obiettivo di andare in fuga, l’altra per ridurre le distanze (sono 4 i punti di distacco).

La gara è stata giocata su ritmi elevati sin dalle prime azioni. Le pugliesi hanno provato a pressare in difesa cercando attacchi con continuità, con le locali brave a tamponare le iniziative delle pugliesi. Brava la Moczik a salvare la porta, almeno in un paio di occasioni.

Il primo vero pericolo è capitato a 15’50”: conclusione da parte di Difonzo, respinto con il piede da Moczik, che con un perfetto colpo di reni è riuscita a bloccare sull’accorrere di un’avversaria.

A 12’53” Taioli ha lasciato partire un diagonale, di poco fuori bersaglio; sull’onda dell’occasione creata, l’Atletico ha provato ad alzare i ritmi, avanzando il baricentro del gioco, facendo arretrare le avversarie.

Venturini cercava il gol con un diagonale, dopo una bella discesa sulla fascia, ma Russo si faceva trovare pronta.

La risposta dell’Altamura non tardava ad arrivare, ma la conclusione del bomber Pedroso, a 10’34” veniva rimpallata.  

Partita nervosa, tanto che a 9’51” Chiaravalle aveva già esaurito i 5 falli.

A 4’16” identica situazione per le pugliesi, dopo un fallo di Plevano su De Brito.

A 12” dalla fine del primo tempo Donati veniva atterrata con una spinta da Pedroso e il giudice di gara assegnava il tiro libero, ma Taioli dal dischetto falliva il vantaggio colpendo il palo.

Al rientro dagli spogliatoi, a 16’51” altra ghiotta per le rosanero di casa: De Brito si svincolava dalla marcatura, entrata in area serviva Pini che da pochi passi dalla porta andava alla conclusione, ma Russo riusciva a salvare la propria porta. Il resto della gara è proseguita più o meno sulla stessa falsariga del primo tempo, ma il tabellone restava fermo sullo 0-0.

Le pugliesi provavano a giocarsi le ultime carte e Pedroso a 7’50” si rendeva di nuovo pericolosa, ma la conclusione finiva a lato. Ultimi tentativi per le locali con De Brito e Pini, che però non riuscivano a inquadrare la porta ospite.

Risultato finale sostanzialmente giusto, per due squadre che hanno giocato ad armi pari.

«C’è indubbiamente rammarico per non aver vinto – ha dichiarato dopo il match mister Molinelli – forse con quel poco di cinismo in più ce l’avremmo fatta, anche se il loro portiere è stato abile a difendere il risultato. Specie nel secondo tempo, abbiamo praticamente dominato il gioco, non posso che complimentarmi con la mia squadra. Una vittoria sarebbe stata alla nostra portata. Ne usciamo mantenendo comunque un discreto distacco, con tante altre sfide ardue all’orizzonte da affrontare. Ora, occorre mantenere alta la concentrazione e lavorare in settimana sugli aspetti che ci hanno impedito di portare a casa i tre punti.»

ATLETICO CHIARAVALLE-SOCCER ALTAMURA 0-0

ATLETICO CHIARAVALLE: Moczik, Magnanti, Pini, Donati, De Brito. A disposizione Lanzarotti, Loth, Venturini, Taioli, Cea, Ferroni.  All. Molinelli.

SOCCER ALTAMURA: Russo, Difonzo, Carone, Plevano, Lorusso. De Castro. A disposizione Maffei, Ogara, Carone, Rinaldi, Piccolini, Pedroso, Minafra. All. Tassielli.

Arbitri: Salmoiraghi e Moschella di Bologna.

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 tra i premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).