Una donna peruviana è riuscita a farsi inviare con bonifici una somma superiore a 64mila euro, al secondo tentativo di truffa è stata denunciata e smascherata
Un 80enne jesino si è rivolto alla Polizia denunciando una truffa per un ingente importo di denaro.
Il fatto risale ad agosto del 2020, quando l’anziano veniva contattato da un numero con un prefisso internazionale. Dall’altra parte si presentava un sedicente consulente di un istituto di credito con sede in Inghilterra, che proponeva un investimento che gli avrebbe fruttato molti soldi.
La vittima ha accettato ed ha iniziato a fare dei bonifici dal mese di agosto fino a novembre 2020, versando 64.250 euro. Ignaro di essere stato truffato, poco tempo decideva di ritirare la somma investita con i relativi interessi e tentava di contattare il consulente creditizio, che guarda caso non rispondeva.
Avendo finalmente capito di essere stato raggirato, ha presentato una querela con i dettagli del fatto.
A novembre del 2023, arrivava una nuova chiamata da prefisso internazionale. Questa volta gli veniva offerta la possibilità di recuperare il capitale investito nel 2020, ma doveva pagare altri 23.000 euro per le spese legali e le tasse. Pensando di recuperare i suoi soldi, effettuava due bonifici.
Contattato l’operatore col quale aveva definito le modalità di pagamento, l’avvisava degli avvenuti bonifici e in tutta risposta si vedeva avanzare l’ulteriore richiesta di 6.000 euro, senza una motivazione.
Capiva d’essere stato nuovamente truffato sporgeva querela in Commissariato. Gli accertamenti investigativi hanno portato ad una donna peruviana, intestataria del conto corrente legato all’iban sul quale erano stati accreditati i soldi e dell’utenza telefonica indicata.
La donna, 47enne residente a Torino, è stata denunciata per truffa.