Friday 22 November, 2024
HomeAttualitàIl 6 gennaio per la pace: il corteo con le bandierine e poi a Teatro con Marcorè e i genitori di Attanasio

Corteo senza palloncini al mattino e appuntamento a teatro nel pomeriggio. La giornata della pace a Jesi cambia forma ma non sostanza, in un 6 gennaio interamente dedicato a quel valore tanto importante quanto vittima di oltraggio oggi, come nel corso della storia.

Tra i suoi simboli la colomba bianca, il segno circolare disegnato da Gerald Holtom nel 1958, la bandiera arcobaleno ed i palloncini bianchi. Proprio quest’ultimi erano protagonisti, fino allo scorso anno, seppur in numero minore rispetto al passato, della Giornata della Pace organizzata ogni 6 gennaio a Jesi, a cura del Comune, della consulta della pace e dell’Avis.

Da quest’anno, come annunciato in conferenza stampa stamattina dall’Assessora alla partecipazione Loretta Fabrizi, si dovrà fare a meno dello spettacolo dai palloncini lanciati volare insieme ai messaggi di pace dei bambini. Due le principali ragioni: “in primis quella ambientale, con il problema del recupero della plastica del palloncino una volta lasciato in aria, insieme al dovere della città, come per gli altri comuni italiani, di adeguarsi alla Direttiva europea SUP, entrata in vigore lo scorso anno con lo scopo di ridurre l’uso della plastica”. “Poi il problema dell’elio – continua la Fabrizi – sempre più raro, prezioso e necessario per il raffreddamento delle macchine a risonanza magnetica negli ospedali“.

A sostituire i palloncini, ci saranno delle bandierine arcobaleno messe a disposizione da Avis Jesi, che verranno portate dai partecipanti al corteo. Il punto di ritrovo sarà in Piazza Pergolesi alle ore 11.00. Da lì il corteo procederà verso Piazza Federico II dove si terminerà con un momento di condivisione e comunione. Come lo scorso anno, al corteo prenderanno parte anche la banda cittadina e le atlete delle scuole Fantasy, Libertas, LG2 Vallesina Twirling e Uisp.

Mantenuta l’usanza dei messaggi di pace dei bambini delle scuole che non saranno legati ai palloncini ma saranno raccolti e spediti in alcune scuole di emergenza nei centri profughi.

Data la ricorrenza nel giorno dell’Epifania, i bambini avranno modo di incontrare anche alcune befane che saranno in piazza e distribuiranno caramelle.

Tra le novità di quest’anno anche le partecipazione all’iniziativa da parte di Volontarja e la traduzione dei volantini dedicati alla giornata in bengalese, francese, arabo e ucraino, così da invitare alla giornata le comunità presenti in città.

Per l’occasione, il mercato sarà spostato in zona Portavalle.

A Teatro Pergolesi i genitori di Luca Attanasio e Neri Marcorè

Il programma proseguirà nel pomeriggio con un incontro alle 17.30 a Teatro Pergolesi. Accolti dal giornalista Giovanni Filosa che modererà l’incontro, saliranno sul palco i genitori di Luca Attanasio, il giovane ambasciatore e diplomatico italiano scomparso in Congo il 22 febbraio 2021. “Un costruttore di pace noto in Africa per la sua attività sul campo – ha ricordato il coordinatore della consulta per la pace Mustafa Drissie la sua umanità che purtroppo l’hanno portato a perdere la vita“. “L’esempio di un uomo che si è speso per la pace andando anche al di là dei suoi impegni professionali – ha aggiunto il vicesindaco Samuele Animali. L’attualità politica solleva un appello alla pace che le istituzioni non possono ignorare ed avere i genitori di Attanasio come ospiti è un modo per ottemperare alla responsabilità di dare un messaggio concreto“.

Sul palco anche Neri Marcorè, noto per la sua simpatia ma anche per il suo impegno in progetti di solidarietà che, attraverso la chiave comunicativa della leggerezza inviterà a riflettere sull’importante tema.

L’incontro al Pergolesi è gratuito fino ad esaurimento posti.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.