Monday 25 November, 2024
HomeAttualitàE’ vietato sfamare cani e gatti a Bolognola

L’ordinanza del sindaco del piccolo comune in provincia di Macerata fa discutere. L’Oipa presenta istanza di annullamento. Comparotto: “Eticamente molto discutibile, lesiva della tutela del benessere degli animali randagi”

Vietato dare da mangiare a cani e gatti “anche randagi su aree pubbliche o aperte al pubblico” e nel “centro abitato (case di civile abitazione e attività economiche)” nel Comune di Bolognola, in provincia di Macerata, pena una sanzione da 25 a 500 euro.

Recita così l’ordinanza del sindaco Cristina Gentili, emanata il 27 novembre scorso, che ha deciso di porre il divieto per ragioni di sicurezza e igiene, ma anche per evitare l’incremento di cani e gatti randagi che sono richiamati dalla presenza di cibo. Il sindaco

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) si è già pronunciata sull’ordinanza, anticipando che presenterà nelle prossime ore un’istanza di revoca in autotutela.

L’Oipa ritiene l’atto illegittimo, e dunque annullabile, poiché in conflitto con la legge n. 281/91, con la legge della Regione Marche n.10/97 e con l’art. 9 della Costituzione.

«L’ordinanza è lesiva della tutela del benessere degli animali randagi presenti sul territorio e in più occasioni la giustizia amministrativa si è espressa annullando simili atti. Vedremo se il sindaco Gentili farà un passo indietro evitando il ricorso al Tar», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «In caso di ricorso e di eventuale accoglimento, il Comune potrebbe dover pagare anche per le spese di giudizio, con conseguente danno erariale».

L’Oipa ricoda che già negli anni ’90 il Consiglio di Stato in sede consultiva (Sez. III, parere 16 settembre 1997, n. 883), aveva precisato che “nessuna norma di legge fa divieto di alimentare i randagi nei luoghi in cui essi trovano rifugio”. Più recentemente, il Tar della Puglia, su ricorso di Oipa ed Earth, ha annullato un’ordinanza del Comune di Panni (FG) nella parte in cui vietava ai cittadini di alimentare i cani vaganti nelle aree pubbliche o aperte al pubblico mediante il deposito di cibo in terra.

IL’Oipa propone una modalità alternativa, ossia predisporre con i volontari dei “punti di somministrazione”. Allo stesso tempo, chiede al comune di Bolognola di potenziare i controlli per evitare l’abbandono di rifiuti.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.