Thursday 21 November, 2024
HomeItaliaCronaca ItaliaCane viveva legato a catena, salvato dall’Oipa

Sarà dato in adozione già sterilizzato e non sarà affidato come cane da guardia ma come cane di casa.

Era tenuto a una catena e per questo le guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) hanno sequestrato nel Veronese un giovane cane molossoide, senza microchip. Tenere un cane alla catena è vietato in tutto il Veneto e per questo il proprietario è stato sanzionato sia per la mancanza del microchip sia per la detenzione a catena.

A seguito del sequestro amministrativo i proprietari hanno ceduto l’animale, che quindi è adottabile. Il cane, un simil-amstaff di circa un anno molto buono e socievole, ora si trova in un rifugio a Verona e attende di trovare da una famiglia che sappia accudirlo e amarlo come merita. Chi volesse prenderlo con sé può scrivere un’email all’indirizzo info.guardieverona@oipa.org. Sarà dato in adozione già sterilizzato e non sarà affidato come cane da guardia ma come cane di casa.

«Abbiamo trovato Simpy, così lo abbiamo chiamato, durante i nostri controlli sul territorio», racconta il coordinatore delle guardie zoofile Oipa di Verona e provinciaMassimiliano D’Errico. «I proprietari ci hanno detto che non sapevano come gestire l’animale poiché era stato portato in casa dal figlio minore, quindi senza il loro consenso. Speriamo che presto si possa trovare per lui una buona adozione».

Le guardie zoofile dell’Oipa di Verona si muovono in tutta la provincia controllando situazioni segnalate da cittadini o durante i costanti pattugliamenti.

«L’attività sanzionatoria ci permette di reprimere illeciti ai danni di un animale posseduto, senza escludere che alcune condotte possono rappresentare fattispecie penalmente rilevanti come per esempio il reato di detenzione incompatibile», spiega D’Errico. «Negli ultimi tempi osserviamo nel territorio una notevole presenza di cani molossoidi che non tutti sono in grado di gestire correttamente, incorrendo in sanzioni».

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.