Il sole guardato attraverso il filtro di un telescopio assomiglia ad un’arancia con qualche ammaccatura. Piccole macchie nere solitamente, che corrispondono a delle regioni della superficie solare caratterizzata da una temperatura minore ed una forte attività magnetica.
Come osservato dalla NASA ed evidenziato dalla stazione metereologica spaziale, nel Sole si è aperta un’ammaccatura insolitamente enorme. Una macchia nera grande quasi 800.000 chilometri, l’equivalente di 63 terre accostate come fossero tasselli di un tetris a riempire la nera superficie.
Si tratta di un buco coronale, una regione nell’atmosfera solare dove i campi magnetici si sono aperti, consentendo al vento solare di fuoriuscire e dirigersi verso il nostro pianeta. Quali potrebbero essere le conseguenze?
Nessuna catastrofe imminente, secondo l’Agenzia spaziale ma, tra il 4 e il 5 dicembre, il materiale gassoso proveniente dal sole potrebbe scatenare tempeste geomagnetiche di classe minore G1 e moderata G2. Solitamente, tempeste di questo genere possono recare disturbi alla rete elettrica, problemi alle operazioni satellitari, perdita di comunicazioni radio HF a latitudini elevate e alterazioni nel comportamento migratorio degli animali.