Friday 20 September, 2024
HomeMarcheCultura MarcheInaugurato a Cagli il progetto pilota Next-Museum

Sabato 25 novembre, il taglio del nastro del nuovo allestimento digitale realizzato al Museo Archeologico e della Via Flaminia di Cagli a conclusione del progetto Erasmus + Next-Museum

Sabato 25 novembre a Cagli, di fronte ad un folto pubblico, è avvenuto il taglio del nastro del nuovo allestimento multimediale realizzato nel Museo Archeologico e della Via Flaminia e dedicato alla Stipe di Coltona, uno dei ritrovamenti archeologici più importanti del territorio marchigiano.

Il nuovo allestimento consiste nell’esposizione di fedeli repliche in resina dei bronzetti, di cui nove realizzati in stile italico da artigiani nel V secolo a.C. che raffigurano una divinità in assetto da guerra, e tre di produzione etrusca, databili alle fine del V secolo a.C..

Nell’allestimento sono esplorabili tattilmente, ed è inoltre possibile scoprire la loro storia e immergersi nel racconto del loro lungo viaggio attraverso un tavolo interattivo che permette a grandi e piccini di attivare dei video racconti. Si aggiunge a questo un virtual tour dedicato all’area cagliese della Via Flaminia, che guida i visitatori nei luoghi legati all’antica strada consolare, rafforzando così il dialogo fra museo, territorio e comunità.

I bronzetti, oggi conservati al Museo Archeologico Nazionale delle Marche, sono tornati virtualmente nel loro territorio di origine, attraverso un’installazione che ha l’obiettivo di coinvolgere i giovani nella scoperta e nella promozione del patrimonio, rendendo il museo più accessibile e in stretto collegamento con la comunità locale.

L’iniziativa è il passo finale del progetto europeo Erasmus+ Next-Museum, volto a favorire nei piccoli e medi musei l’utilizzo di strumenti digitali in diversi ambiti del settore, dalla gestione alla promozione culturale fino alle esperienze di fruizione nel museo, attraverso la nuova figura del Curatore Digitale.

Capofila del progetto è Fondazione Marche Cultura – settore Musei e Luoghi della Cultura coordinato da Daisy De Nardis, ed ha visto la partecipazione di Italia, Grecia, Croazia e Spagna. Gode inoltre di un vasto partenariato costituito da Università Politecnica delle Marche e ICOM Italia, con la partecipazione del Comune di Cagli e Museo Archeologico e della Via Flaminia di Cagli, Museo Archeologico Nazionale delle Marche e Museo Tattile Statale Omero (Direzione regionale Musei Marche), Comune di Fano e Confcommercio di Pesaro e Urbino – Marche Nord.

Hanno partecipato 11 partner, 15 istituti culturali di 7 comuni di tutte le province marchigiane e la Community museale marchigiana, oltre ad altri soggetti pubblici e privati interessati, con circa 200 professionisti che hanno seguito le attività lungo tutto il percorso.

“Il progetto NEXT-MUSEUM è stato gestito con fervore dalla Coordinatrice Daisy De Nardis del settore Musei e Luoghi della Cultura della Fondazione Marche Cultura, con l’intento di creare relazioni, connettere le esperienze e attività digitali promosse dai musei marchigiani. Un esempio di collaborazione virtuosa da replicare ed estendere – dichiara il Presidente della Fondazione Marche Cultura, Avv. Andrea Agostini – Questo percorso ha sollevato molteplici temi degni d’interesse e favorito un dialogo stimolante. Si sono coinvolti atenei, imprese, territorio, istituzioni. Abbiamo parlato di app innovative, di storytelling dell’archeologia, di escape room, di videomapping, realtà aumentata, ologrammi. Le frontiere sono molteplici, l’evoluzione continua e con essa l’esigenza di aggiornarsi, di formare le risorse umane, di saper rispondere alle richieste e saper essere precursori. Una sfida stimolante, che lavorando in rete possiamo vincere.”

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.