Avevamo incontrato Riccardo Cardani, Campione italiano paralimpico di snowboard, sulla spiaggia di velluto nei giorni degli XMasters.
Riccardo era a Senigallia, lontano dalle montagne dove è solito allenarsi, insieme ad altri atleti della FISIP, per raccontare la sua storia e testimoniare come lo sport sia fondamentale per ricominciare a vivere quando il destino sconvolge i piani.
In un’intervista di fronte ad un caffè, ci aveva raccontato tutti i capitoli, dall’infanzia nella piccola Robecchetto con Induno, alle Paralimpiadi di Pechino 2022, dove Riccardo conquista il decimo posto mondiale. Nel mezzo, quel fatidico giorno di luglio 2009 quando, a 17 anni, si ritrova su un letto d’ospedale dopo un incidente che gli toglierà l’uso del braccio destro.
La sua storia, lo scorso 3 ottobre, è stata protagonista dal programma televisivo Le Iene, in un servizio nel quale Ricky ha raccontato ai telespettatori la volontà di sottoporsi all’intervento di amputazione.
“Amputarsi una mano per vincere le Olimpiadi“, per citare il titolo del servizio. Perché di fatto, come Riccardo spiega, avere una mano che non muovi in uno sport di equilibrio come lo snowboard, pesa molto più di quanto faccia nella quotidianità.
L’intervento, ha il costo di 14.000 euro ed è completamente a carico di Riccardo perché, secondo il servizio nazionale, si tratta di un’operazione “non necessaria”. Ad effettuarlo a Bressanone, il dottor Alexander che ha fatto tutto il necessario per far sì che i nervi sensibili delle dita siano ora collegati a quelli del braccio, così da poter utilizzare autonomamente una protesi in futuro.
In realtà, il futuro della protesi diventa più prossimo di quanto si aspettasse, perché Riccardo ha già avuto modo di provarne una. “La prima volta che ho provato la protesi Adam’s Hand è stato indescrivibile – racconta – “riuscire a muovere la mano dopo 15 anni è stato qualcosa di magico“.
Per inseguire il sogno di acquistarne una ha così lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme. La campagna parte già con un’ottima base, grazie alla donazione di circa 9.000 euro da parte di Michele, anche lui ragazzo senza mano che, dopo aver raggiunto il suo obiettivo, ha scelto di aiutare Riccardo a fare lo stesso.
Mentre iniziano ad arrivare aiuti da conoscenti e sostenitori, intanto Riccardo ha ricominciato ad allenarsi. Milano – Cortina si avvicina e con lo snowboard ai piedi lo sguardo rimane fisso al gradino più alto del podio.
