Continuano gli eventi collaterali che gravitano intorno alla mostra “Kamimura Kazuo: il segno dei sensi“, a palazzo Bisaccioni fino al prossimo 19 novembre.
Giovedì 26 ottobre alle 17,30 si terrà nel palazzo che ospita l’esposizione, ingresso di via F. Di Giorgio Martini n.5, un seminario dal titolo “Un altrove familiare: l’influenza dell’estetica manga nel fumetto italiano“.
Il seminario, a cura del critico Alessio Trabacchini – tra gli organizzatori del Festival internazionale di fumetto di Bologna BilBOlbul e insegnante presso la ACCA Academy di Roma – sarà l’occasione per approfondire le reciproche commistioni tra due mondi espressivi, quello del fumetto italiano e occidentale e quello del manga, distanti ma, infine, legati da intrecci e forti influenze artistiche e culturali.
I manga, la loro estetica e il loro substrato etico rappresentano spesso per i lettori occidentali, e in particolare per quelli italiani, qualcosa di esotico e, al tempo stesso, in cui riconoscersi. Il manga ha così influenzato profondamente le ultime generazioni di autori e di autrici, contribuendo in maniera decisiva al modo di raccontare con le immagini anche nel nostro Paese. Il seminario prende in esame questa influenza, attraverso una serie di esempi a volte sorprendenti.