Friday 22 November, 2024
HomeMarcheCultura MarcheGiornate d’autunno del FAI: tutti i luoghi da vedere nelle Marche

La Mole Vanvitelliana, la piccola chiesa di Portonovo, il suggestivo Borgo di Torre di palme o la splendida Villa Giulia. Sono solo alcuni dei luoghi storico culturali delle Marche aperti sabato e domenica in occasione delle Giornate Fai d’autunno.

Per la XII edizione, torna l’appuntamento autunnale con i tesori del territorio. Lo scopo è valorizzare quelli meno noti, scoprire nuove storie e bellezze, ed insieme promuovere l’attività del Fondo Ambiente Italiano che si impegna per preservare la bellezza italiana. I volontari della Rete Territoriale della Fondazione permetteranno il 14 e 15 ottobre l’apertura di 700 luoghi in oltre 350 città d’Italia, spesso inaccessibili o semplicemente insoliti, originali o poco conosciuti.

Ad accogliere i visitatori ci saranno gli studenti delle scuole superiori delle città che, in collaborazione con il Fai, faranno da Ciceroni raccontando la storia del luogo.

L’ingresso nei luoghi è gratuito ma sarà possibile lasciare un contributo libero. Non a caso, il motto di quest’edizione è “FAI la tua parte”: perché il destino dell’Italia è nelle nostre mani, e tutti possiamo e dobbiamo esserne protagonisti.

I luoghi FAI da scoprire nelle Marche

Nelle Marche saranno aperti ai visitatori ben 48 siti FAI.

Ad iniziare dal capoluogo di regione dove i visitatori potranno scoprire:

  • la Chiesa di Gesù
  • l’ Hotel Emilia
  • la Chiesa di Santa Maria di Portonovo
  • la Mole Vanvitelliana
  • la Torre Clementina
  • la Chiesa di San Ciriaco

Nei Comuni della Provincia, saranno visitabili:

  • La storica stazione della città di Fabriano
  • L’ospedale e la chiesa del Buon Gesù, Fabriano
  • Le stanze segrete di Betto Tesei a Jesi
  • il borgo di Cerreto d’Esi
  • la Chiesa del santissimo sacrificio di Ostra
  • il Ghetto ebraico di Senigallia
  • la fornace Trevi a Serra de Conti
  • il piccolo borgo di Domo, Serra San Quirico

In Provincia di Pesaro Urbino:

  • l’ecomuseo della civiltà appenninica umbro-marchigiana di Serra Sant’Abbondio
  • Villa Giulia, Pesaro
  • le Chiesa di Santa Maria Assunta del cimitero e dell’oratorio di Pergola
  • il borgo di Montefabbri
  • Pieve di Santo Stefano, Urbino
  • l’orto botanico dell’Università di Urbino Carlo Bo’
  • il Museo dei Gessi di Palazzo Albani, Urbino
  • il Gabinetto di Fisica al Collegio Raffaello, Urbino
  • le Collezioni mineralogiche e naturalistiche di Urbino
  • il Borgo di Serra Sant’Abbondio
  • Villa Severi, Pesaro
  • la cattedrale di Fossombrone
  • la Casa Museo Quadreria Cesarini, Fossombrone
  • l’Abbazia di San Michele Arcangeli di Lamoli
  • il Fano Marine Center, Fano

In provincia di Ascoli Piceno:

  • Palazzo Cataldi di Ascoli Piceno
  • la Casa madre delle suore e la Chiesa di Santa Maria Immacolata di Ascoli Piceno
  • il Giardino storico di Villa Seghetti Panichi a Castel di Lama
  • Marano, cuore medievale di Cupra Marittima
  • Villa Cellini, Cupra Marittima
  • il Giardino di Villa Grisostomi, Cupra Marittima
  • Torrione della battaglia e Museo Fazzini a Grottammare Alta
  • Mercato Ittico di San Benedetto del Tronto

In Provincia di Macerata:

  • Casa Ciarrocchi di Civitanova Marche
  • Teatro La Rondinella di Montefano
  • Palazzo Cortesi a Macerata
  • l’Orto sul colle dell’Infinito a Recanati
  • il Monastero di clausura di San Severino Marche

Infine, in Provincia di Fermo:

  • la Chiesa della pietà, Fermo
  • l’Istituto Geografico Polare Silvio Zavatti, Fermo
  • Villa Santa Maria al Poggio, Porto San Giorgio
  • Borgo di Torre di Palme
  • il Centro storico di Porto San Giorgio

Tutte le informazioni relative ai singoli luoghi al sito Giornate del Fai – Marche.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.