“Destinare le risorse al Comune di Ancona non ha alcun senso e mette a rischio la sopravvivenza stessa dell’Istituto”. Lunedì 2 ottobre il dibattito in I commissione
Come annunciato nei giorni scorsi, il gruppo assembleare del Partito Democratico ha depositato in I commissione, a prima firma del capogruppo Maurizio Mangialardi, un emendamento all’assestamento di bilancio 2023-2025 per rifinanziare la legge regionale 15 del 1973 che sostiene l’Istituto Storia Marche.
Il documento deliberato dalla giunta Acquaroli, infatti, prevede che le risorse annuali non siano destinate direttamente al prestigioso ente culturale, come avvenuto fin dalla sua nascita, ma al Comune di Ancona sotto la generica voce “Contributo per la valorizzazione delle associazioni e degli istituti di storia”.
“La giunta regionale – afferma Mangialardi – ha scelto volutamente di essere ambigua, ma il disegno è molto chiaro. Allo stato dell’arte, nonostante le promesse e gli impegni presi anche in consiglio dagli assessori Brandoni e Biondi, nell’assestamento di bilancio non c’è alcun contributo per l’Istituto Storia Marche. Il finanziamento di 25 mila euro assegnato al Comune di Ancona non offre alcuna garanzia che quei soldi siano poi girati interamente all’ente. Peraltro, le rassicurazioni dell’assessore alla Cultura del Comune di Ancona Bertini non solo non hanno alcun valore amministrativo, ma neanche un valore politico, visti i violenti attacchi piovuti sull’Istituto da parte dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, tipici di coloro che nulla sanno e nulla conoscono, ma intendono solo perseguire sciocche e inutili vendette ideologiche, anche a costo di privare la comunità di un’eccellenza culturale riconosciuta a livello nazionale”.
“La riunione della I commissione in programma lunedì prossimo – conclude Mangialardi – farà definitivamente chiarezza sulla strada che la Regione Marche intende intraprendere. Chiediamo alla maggioranza un gesto di responsabilità, approvando l’emendamento per spostare i 25 mila euro stanziati dalla giunta regionale dal contributo a favore del Comune di Ancona alla legge regionale che da cinquant’anni sostiene l’Istituto. Diversamente, sarebbe la conferma che la destra ha già deciso di condannare l’Istituto Storia Marche, ignorando non solo le istanze dell’opposizione, ma anche la volontà di circa 20 mila cittadini che hanno sottoscritto recentemente la petizione per chiedere alla Regione Marche un impegno concreto volto a garantire l’attività scientifica dell’Istituto Storia Marche e la fruizione pubblica dei suoi archivi e della sua biblioteca”.