Sunday 24 November, 2024
HomeAttualitàPellai “Occorrono regole precise per proteggere i nostri figli da una virtualità che può essere dannosa”

La tecnologia può essere usata anche a partire dai sei anni ma solo sotto un’attenta vigilanza degli adulti. Il tema grande sono gli smartphone che entrano nella vita dei bambini a otto nove anni e diventano strumenti completamente autogestiti che fanno entrare i bambini in comportamenti e relazioni non adatti a quella fascia di età. Un genitore attento dovrebbe avere un progetto educativo per la vita digitale dei figli: a quale età deve avere uno smartphone? Possibilmente non prima dei quattordici anni.
Bisognerebbe inoltre avere le idee chiare su quando tenere acceso o spento questo dispositivo nella vita familiare quotidiana:  i pasti dovrebbero  essere liberi dalle tecnologie, la sera la tecnologia non dovrebbe essere nella camera da letto e bisognerebbe rimanere disconnessi per un tempo significativo della propria giornata.  Gli educatori sono  invece incaricati di fornire una buona  educazione digitale in età evolutiva fornendo un efficace  codice comportamentale con regole di protezione di autotutela”

Sono solo alcune delle questioni trattate dal medico e   psicoterapeuta dell’età evolutiva Alberto Pellai (Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano) nel corso  del forum Zerosei. Educare per crescere insieme”, originale evento  di  formazione e sensibilizzazione che si occupa di bambini in età prescolare. Si tratta di un  itinerario a più tappe sul mondo dell’infanzia rivolto a genitori, educatori e docenti. 

L’iniziativa  è stata  promossa dall’Ambito Territoriale Sociale 13 che comprende i comuni di Camerano, Castelfidardo, Loreto, Numana, Offagna, Osimo e SiroloLa due giorni dal titolo “Minori e tecnologie: qual è l’età giusta”, con la partecipazione della giornalista Francesca Piatanesi, oltre all’appuntamento osimano, svoltosi al Teatro La Nuova Fenice, giovedì 28 settembre,  ha previsto una tappa al Palacongressi di Loreto, venerdì 29, dalle ore 17:30. 

“L’evento- spiega Alessandra Cantori Coordinatrice dell’ATS13 è nato  con lo scopo di favorire la diffusione di iniziative e di progettualità rivolte all’età prescolare. Si tratta di una proposta formativa a sostegno del personale docente, degli educatori, ma soprattutto dei genitori, ovvero i principali protagonisti dell’attività educativa in questa delicata e importantissima fascia che comprende i primi sei anni del bambino. Le due serate sono servite ai molti genitori ed educatori presenti per  comprendere come la tecnologia possa essere una risorsa utile  solo se usata  correttamente e nell’età giusta.
Viceversa un utilizzo dei più comuni mezzi tecnologici  privo di un adeguato accompagnamento può rappresentare  uno strumento dannoso,  un’arma pericolosa nelle mani di chi non può difendersi”.  

L’importante obiettivo di questa proposta formativa  – ha affermato  Raffaella Lorenzini Coordinamento Pedagogico Zerosei ATS13 –è quello di muoversi tutti in un’unica direzione: la creazione di una comunità educante”.

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Comunicato Stampa