“I chiarimenti e il grazie del sindaco al conservatore per «dedizione e competenza nei venti anni di incarico”
La Casa Museo Gaspare Spontini, il luogo dove visse e morì il grande compositore maiolatese, sarà un tassello centrale dell’ampio progetto di valorizzazione e diffusione della conoscenza del Maestro nell’ambito delle iniziative per il 250esimo anniversario della nascita, che si celebrerà nel 2024. Un sito, quello che sorge nel cuore del borgo collinare, che l’Amministrazione intende rendere sempre più aperto e fruibile, non solo agli studiosi ma anche ai turisti e ai giovani, grazie a una politica di promozione capace di raggiungere le agenzie turistiche, quelle culturali e soprattutto le scuole, non solo del territorio. D’altronde Gaspare Spontini è un personaggio complesso e affascinante, con tanti aspetti ancora da scoprire, che può e che dovrà diventare attrattivo anche per un ampio pubblico. Un progetto articolato, dunque, al quale l’Amministrazione vuole dare un forte impulso e una carica innovativa.
«L’intenzione è quella di ripensare l’esperienza di visita e di fruizione del nostro Museo – spiega l’assessore alla Cultura Sebastiano Mazzarini – al fine di renderlo attraente non solo per studiosi della materia e artisti, ma anche e soprattutto per le giovani generazioni, caratterizzate dalla necessità di conoscere tramite esperienze immersive, digitali. L’obiettivo è infatti quello di creare una modalità di visita del Museo innovativa e capace, qualora necessario, di dialogare in maniera autonoma con qualsiasi tipo di utente».
Nell’ambito di questa nuova progettualità sono state fatte delle scelte, fra cui la revoca dell’incarico di conservatore museale al dottor Marco Palmolella.
Il sindaco Tiziano Consoli spiega la decisione in una missiva nel quale esprime a Palomella la sua gratitudine e lo definisce un grande conoscitore di Gaspare Spontini, manifestando la speranza, anzi convinzione, che «potrà continuare a divulgare le opere del compositore nella nostra comunità». Il primo cittadino ci tiene anche a precisare come «al di là della formalità dell’atto di revoca, l’incarico era cessato nella fase commissariale e lo stesso doveva essere semmai rinnovato dall’allora commissario pro-tempore. In ogni caso la prorogatio della sua attività – scrive Consoli nella lettera a Palmolella – ha imposto un atto di natura formale, non di certo punitivo».
Il sindaco Consoli inquadra, dunque, la scelta di un dare un impulso diverso alla politica di gestione del Museo Spontini come un «cambiamento che possa portare elementi di novità e dinamicità, tali da dare stimoli ed emozioni diverse, anche nell’interesse comune di valorizzare il patrimonio culturale di Gaspare Spontini, rendendolo fruibile all’intera comunità maiolatese e oltre». Il sindaco conclude la lettera rinnovando la gratitudine per il lavoro prestato da Palmolella «con competenza, attenzione, dedizione e sacrificio».