Servizi della Polizia di prevenzione generale e contrasto alla immigrazione clandestina. Ecco com’è andata a Jesi
Nella mattinata di ieri, gli agenti della Polizia di Jesi hanno rintracciato un albanese, classe ’90, residente a Mondolfo, denunciato per i reati di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di dare indicazioni sulla propria identità personale.
Il fatto risale a fine agosto, quando l’uomo era stato trasportato al pronto soccorso di Jesi, in preda ai fumi dell’alcol. La mattina seguente, gli agenti della polizia lo hanno ritrovato ancora al pronto soccorso, steso per terra. A chiamare la Polizia il personale sanitario preoccupato per i comportamenti violenti dell’uomo, che non solo disturbava il delicato lavoro dei sanitari, ma si aggirava negli spavi riservati al personale e minacciava medici e infermieri.
Giunti sul posto, gli agenti lo avvicinavano e chiedevano la sua identità. L’uomo si è rifiutato di rispondere e ha iniziato a minacciare anche loro.
Da accertamenti, risultava essere destinatario del respingimento dell’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno motivo. Una volta accompagnato in Questura per la formalizzazione del decreto di espulsione prefettizio, il Questore di Ancona gli ha intimato di lasciare il territorio nazionale entro 15 giorni.
L’uomo è indagato per minacce, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di dare indicazioni sulla propria identità.