Ieri, gli operatori della Questura sono intervenuti in un’abitazione nei pressi della stazione a seguito di una segnalazione. Giunti sul posto gli operatori trovavano in strada una donna, di origini rumene e di circa 68 anni, in stato di alterazione dovuto presumibilmente alla pregressa lite verbale con un suo coinquilino, mai passata alle vie di fatto.
Dopo aver riportato la donna alla serenità e dopo aver compreso la natura della lite gli operatori di Polizia raggiungevano l’abitazione. All’interno prendevano contatti con un uomo di origini rumene di circa 60 anni, compagno della donna, il quale riferiva di una lite avuta con un terzo coinquilino.
Quest’ultimo, titolare e conduttore della locazione dell’appartamento, anch’egli di origini rumene e di circa 40 anni, ospitava la coppia all’interno di una stanza dell’appartamento e, all’arrivo degli operatori di Polizia, era chiuso a chiave in una delle stanze dell’abitazione.
Dal quarantenne gli operatori di Polizia apprendevano che i tre avevano cenato insieme ad altri conoscenti ma che, al termine della serata, dopo che gli ospiti avevano lasciato l’abitazione, nasceva una lite fra la coppia e l’uomo, per futili motivi legati alla convivenza forzata. I toni, esclusivamente verbali tra i tre, si spegnevano quando il 40enne si chiudeva in camera minacciando gli altri due di chiamare la Polizia se non lo avessero lasciato dormire in pace.
Pertanto gli operatori di Polizia, dopo aver placato gli animi, invitavano tutte e tre i soggetti ad assumere un comportamento più consono ed adeguato alla convivenza tra coinquilini.