I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno restituito all’Italia 266 reperti archeologici di pregevole valore, decine di milioni di euro, recuperati dagli Stati Uniti. Ad annunciare l’operazione il Ministero della Cultura.
I reperti, che risalgono a un arco temporale che va dall’età Villanoviana (IX/VIII ac), alla civiltà etrusca (VII/IV ac), alla Magna Grecia (V/III ac) fino all’età romana imperiale (I-II dc), sono oggetto di traffico illegale negli ultimi decenni del secolo scorso.
“L’eccezionale risultato è stato ottenuto in seguito a indagini capillari coordinate dalla magistratura italiana e dalla Procura Distrettuale di Manhattan (DAO – District Attorney’s Office di New York), con l’Assistant District Attorney NY, Colonnello Matthew Bogdanos e i colleghi di Homeland Security Investigations (HSI), consolidando una cooperazione di impareggiabile efficacia nel mondo, anche grazie alla costante sinergia tra i Carabinieri dell’Arte e il Dicastero della Cultura, guidato dal Ministro Gennaro Sangiuliano”.
La cerimonia di restituzione si è tenuta a New York, nella sede della Procura, alla presenza del Procuratore Alvin L. Bragg, il Console Aggiunto d’Italia a New York, Cesare Bieller, il Comandante dei Carabinieri TPC, Generale di Brigata Vincenzo Molinese, il Vice Procuratore del DAO di Manhattan, Colonnello Matthew Bogdanos, e lo Special Agent in Charge di HSI, Ivan J. Arvelo. Sen.