Thursday 21 November, 2024
HomeComunicati stampaTagli al Pnrr, Bora e Mangialardi: “Le Marche tra le più colpite”

La revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza annunciato dal governo Meloni, che taglia a livello nazionale ben 15,9 miliardi di euro, rappresenta una vera e propria mannaia sulle risorse destinate in precedenza alle Marche, tanto da farne una delle Regioni italiane tra le più colpite dal definanziamento dei progetti. 

Conti alla mano, per il periodo che va da oggi al 2026, quando il Piano scadrà, sono stati riformulati ben 144 obiettivi sui 349 rimanenti. I tagli riguardano la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni (6 miliardi), la rigenerazione urbana (3,3 miliardi); i piani urbani integrati (2,5 miliardi); la gestione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico per (1,287 miliardi); l’impiego dell’idrogeno in settori hard-to-abate (1 miliardo), i servizi e le infrastrutture sociali di comunità (725 milioni), la promozione di impianti innovativi, incluso l’offshore (675 milioni), la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie (300 milioni), la tutela e la valorizzazione del verde urbano ed extraurbano (110 milioni). Ma il dato più drammatico riguarda la voce salute: la proposta del governo, infatti, sottrae larga parte delle risorse destinate alle Case della Salute e alla telemedicina. 

Un quadro decisamente allarmante, che il gruppo assembleare del Partito Democratico ha deciso di portare in consiglio regionale con un’interrogazione a prima firma della consigliera Manuela Bora, dove si chiede al presidente Acquaroli di conoscere nel dettaglio l’impatto che tale decisione avrà sui progetti finanziati dal Pnrr a livello regionale in termini finanziari e di iniziative, come e in quale misura la revisione del Piano inciderà sugli investimenti già previsti nelle Marche per quanto riguarda Ospedali di Comunità, Case di Comunità e Cot in termini quantitativi, e quali iniziative saranno intraprese per far fronte al definanziamento degli interventi.

“Siamo molto preoccupati – afferma la consigliera Bora – dal taglio lineare di 16 miliardi sul Pnrr imposto dal Governo Meloni. Una scelta calata dall’alto, senza alcuna precedente condivisione con gli amministratori locali, i quali legittimamente chiedono chiarezza e certezze sulla rimodulazione degli interventi, molti dei quali già avviati. Vogliamo sapere cosa pensa il presidente Acquaroli e quali provvedimenti  vuole prendere per limitare gli effetti negativi della riduzione delle risorse assegnate alle Marche”.

“La filiera istituzionale tanto sbandierata dal centrodestra – sottolinea il capogruppo Maurizio Mangialardi – si sta trasformando in un vero e proprio incubo per i marchigiani. Anziché far valere le ragioni del nostro territorio, il presidente Acquaroli e la giunta regionale si sono trincerati dietro un assordante silenzio. Eppure, il definanziamento avviato dal governo Meloni rischia di vanificare il lavoro svolto in Europa dai precedenti governi, cancellando centinaia di interventi finalizzati alla gestione del rischio idrogeologico, all’efficienza energetica, al potenziamento del sistema sanitario. Si tratta di temi che la pandemia da Covid che abbiamo vissuto, la crisi climatica che stiamo vivendo e le conseguenze della guerra, rendono di strettissima attualità. Il presidente ha il dovere di dare risposte a cittadini e imprese: i problemi delle Marche devono avere la precedenza sulle esigenze politiche dei partiti del centrodestra”.

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Comunicato Stampa